Gli angeli verranno - Ocarina Player
icon

Contatti

[email protected]

Sindbad Srl
Via Giano della Bella, 23
50124 Firenze

Shopping bag (0)

Nessun prodotto nel carrello.

icon
0

Gli angeli verranno

Gli angeli verranno

C’era una volta un piccolo borgo situato a ridosso di una montagna, le case illuminate da luci colorate la
sera sembravano un presepe vivente. L’autunno aveva lasciato il palcoscenico all’inverno che divenne il
protagonista principale di quella stagione, e la neve caduta fitta la sera precedente aveva imbiancato il
paesino da una coltre morbida. I bambini affollarono la piazza del borgo, giocando attorno al grande
albero addobbato con palle e luci colorate, che brillavano come tanti diamanti dalle mille sfaccettature…
in lontananza si udivano i rintocchi del campanile della chiesa, che acclamava i fedeli: era la vigilia di
natale. I passanti, stretti nei cappotti per il freddo pungente, si avviarono prima in chiesa e poi al mercatino
natalizio in cerca di qualcosa da comprare, era la notte in cui i bambini aspettavano con ansia che Babbo
Natale portasse loro i doni.
Aurora, una donna sola con i suoi bambini, dopo la funzione girò senza sosta tra i mercatini natalizi, nella
speranza che i bambini stanchi dalla lunga passeggiata, una volta tornati a casa si sarebbero subito
addormentati, erano molto poveri, vivevano di stenti arrivando a fine mese con grande difficoltà.
Le creature abituate a quelle ristrettezze non si permisero di chiedere nulla alla madre, nonostante
vedessero altri bambini vestiti in maniera impeccabile rallegrarsi con i propri genitori davanti alle
bancarelle, comprando regali e cibo che gli avrebbero permesso di passare una vigilia riuniti insieme alle
proprie famiglie. Dopo aver gironzolato per quasi due ore mentre stavano tornando a casa, una signora
proprietaria di una bancarella che vendeva dolciumi li fermò.
«Cari bambini volete qualcosa?»
«Non è il caso» rispose la madre, «non ho nemmeno uno spicciolo per comprare anche una sola
caramella.»
«Che deliziose creature, come vi chiamate?» chiese la donna.
«Silvana e Marcello» risposero.
«Qual è il vostro desiderio natalizio? Qualche gioco in particolare? Silvana vorresti una bella bambola? E
tu Marcello, un bel trenino?» I bambini rimasero sbalorditi dalle parole della signora, e in tutta
compostezza risposero: «Vorremmo che tutti i bambini del mondo fossero felici come lo siamo noi.»
A quella richiesta la signora rimase senza parole.
«Come siete carini, voglio farvi un regalo: vi darò queste caramelle, sono speciali, prima di andare a letto
mangiatene una, vi sazierà a sufficienza, esprimete i vostri desideri e vedrete… gli angeli verranno…»
Come poteva una caramella saziarli a volontà? I bimbi le presero senza fare caso alle parole dette dalla
signora, quelle caramelle erano più di quanto si aspettassero! Dopo aver salutato la signora che fu così
gentile, si diressero nella propria dimora, una casa umile, spoglia, con una stufa ahimè spenta per
mancanza di legna, il freddo pungente penetrava dalle fessure delle finestre e dalla porta malconcia priva
di addobbi, solo una corona realizzata dai bimbi con rami e foglie intrecciate era posta fuori la porta come

simbolo natalizio. Prima di dormire mangiarono una caramella, Aurora rimboccò le misere coperte
bucherellate e si addormentarono profondamente. Durante la notte accadde qualcosa di meraviglioso:
una schiera di angioletti s’intrufolò nella casa, apparecchiarono la tavola che in poco tempo fu imbandita
di ogni ben di Dio, addobbarono la casetta con festoni natalizi, allestirono un piccolo albero con palle e
luci colorate, accesero la stufa che scoppiettava allegramente, altri angioletti addobbarono l’esterno
dell’abitazione, posizionarono i doni sotto l’albero e un profumo inspiegabile inondò la piccola casa
rendendola accogliente.
La mattina seguente Aurora e i bambini rimasero sbalorditi alla vista che si prospettò davanti ai loro
occhi, a quel punto ricordarono le parole che la signora, proprietaria della bancarella aveva pronunciato:
“Gli angeli verranno”.
«Mamma, mamma, gli angeli sono venuti davvero!» dissero i bambini.
«Si» rispose con le lacrime agli occhi, scoppiando di felicità.
Quella casa che aveva patito tante sofferenze, era stata toccata dalla speranza, dalla gioia, dalla rinascita
di una nuova vita: questa è la magia del Natale!

Giusy Mazzola

Per votare questa fiaba sulla pagina Facebook di Ocarina, inserisci il titolo nei commenti qui

Condividi la fiaba su