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Il Cavallino e la Principessa

Il Cavallino e la Principessa

C’era una volta, uno splendido cavallino di legno, tutto tinto d’oro e d’ambra. Il
cavallino reggeva, ben seduta in groppa, una principessa di porcellana. Ogni notte,
non appena il mastro artigiano abbassava la serranda, la principessa e il cavallino
spalancavano gli occhietti dipinti e trottavano contenti fra le mensole della bottega.
“Clop clop” faceva il cavallino, dondolandosi fra i ripiani, “Più veloce, più veloce”,
rispondeva la principessa. E galoppando lesti lesti, salutavano i giocattoli uno ad uno
fino al mattino.
Un bel giorno, appena svegliati, il cavallino e la principessa si ritrovarono chiusi al
buio in una scatola! Sentirono la porta della bottega chiudersi con un pesante tonfo
SLAM! Ma sbalzati di qua e di là, i due poveretti non capivano cosa stesse accadendo
e si stringevano la mano per farsi coraggio. Dopo un po’ si fermarono e una vocina
squillante esclamò “Un regalo, un regalo!!” “E’ mio, è mio, dammelo!” ribatté subito
una seconda. “Chi saranno principessa?” chiese il cavallino confuso. E la principessa
rispose “Chissà! Magari dei bambini! Diventeremo amici inseparabili e giocheremo
con loro per tanti anni!”. “O principessa che meraviglia!” disse il cavallino. Prima di
poter terminare la frase, la scatola si aprì di colpo e dai bordi fecero capolino due
faccine identiche di bimbi che fissarono incuriositi i giocattoli: “Un cavallino! Un
cavallino, non ci credo!” “E c’è anche una principessa!”, “Grazie mamma, grazie
papà” gridarono i due gemellini in coro.
I bambini, tenendo il cavallino e la principessa stretti stretti, si precipitarono su per le
scale nella loro cameretta e giocarono con il loro regalo di Natale nuovo di zecca,
per tutto il pomeriggio. Dopo un po’, i due bambini iniziarono a litigare, però, su chi
dovesse far galoppare il cavallino. “Dai, è mio! Papà dice sempre che sono io il più
responsabile, spetta a me tenerlo!” “Non è vero! Non è vero! E poi mamma dice
sempre che sono io il più prudente!” Proseguirono così per qualche minuto e il povero
cavallino e la povera principessa non ne potevano più! Ma proprio quando la
principessa sussurrò al cavallino: “Oh per dindirindina basta! Cosa potremmo fare,
cavallino, per farli smettere?”, i due gemellini infuriati presero a strattonarsi il
giocattolo, su e giù, su e giù, finché la forza fu tale che….CRACK! La principessa
mollò la presa e il povero cavallino finì a terra! “Che hai fatto? Che hai fatto” urlò il

bambino. “Io? Ma se sei stato tu il primo a iniziare!” Ribatté la bambina. Nessuno dei
due però pensava alle lacrime di porcellana della principessa “Oh, mio cavallino, mio
cavallino” e ai nitriti disperati del cavallino “Priiiincipessa! Priiiincipessa!”.
Passarono i giorni e il cavallino venne gettato fra gli animali della fattoria. “Perché tiiii
disperiiiii cosììì?” gli chiedevano gli asinelli, “Su non piangereee” continuavano le
pecore, “Ti rovinerai tutto il coloreee!”. Ma il cavallino era talmente inconsolabile, che
perse l’appetito. La principessa non era da meno e le bambole tentavano invano di
tirarla su di morale “Lo rivedrai presto, non temere! Anzi lo vedi anche da qui, se ti
sporgi un pochino!” La principessa, però, era tanto triste che non si mosse più.
Dopo qualche tempo, i due gemellini decisero di giocare ancora con i nuovi giocattoli.
Il cavallino e la principessa però avevano mutato magicamente il proprio aspetto!
“Ma questo non è il mio cavallino! Dov’è finito il suo bianco splendente?” “E la
principessa? I suoi occhietti blu sono diventanti grigi!” “Cos’è accaduto?” si chiesero
in coro. Il caso volle che i due bimbi si trovassero in quel momento proprio sotto
l’albero di Natale e che un brillante angioletto con le ali di vetro se ne stesse tutto
intento ad ascoltare. L’angioletto con le ali di vetro, tutto indignato per il
comportamento dei due bimbi, disse fra sé e sé: “Eh no! Così non ci siamo proprio.
Adesso gli faccio vedere io!” Poi lasciò cadere un soffio di polvere magica sui due
bambini e…PUFF! In un battibaleno i due gemellini si ritrovarono piccoli piccoli,
proprio come il cavallino e la principessa! “Aiuto aiuto! Cos’è successo?” disse il
bimbo con una vocina squillante “Hahah ma che voce strana che hai!” Rise con una
vocina piccina la bambina. In bimbi, divertiti da quel curioso incantesimo, iniziarono
contenti a correre di qua e di là, mettendo alla prova le loro gambette ormai piccole
piccole! Tutto d’un tratto, però, entrò il loro cane Bernabeo. “Oh, guarda! Che strani
pupazzetti! Non ricordavo di averli” e in un colpo solo afferrò i due gemellini. A nulla
valsero le loro urla “Bernabeo, Bernabeo! Siamo noi! Non ci riconosci?” Le loro
vocine erano ormai troppo flebili! I due bimbi finirono scaraventati uno proprio
accanto cavallino di legno, e una accanto alla principessa di porcellana!
Le ore passavano e i due gemellini disperati non sapevano proprio come
ricongiungersi! I muri scricchiolavano minacciosi e la cameretta nel buio era piena di
ombre insidiose!
La casa delle bambole era troppo in alto perché il bimbo potesse scalarla e la
bambina non sarebbe mai riuscita a fare un salto così pericoloso! Il cavallino e la
principessa, allora, decisero di entrare in azione. “Su mio caro bambino, non
piangere. Sali sulla mia groppa e troveremo una soluzione” disse il cavallino al bimbo.
“Fanciullina mia, a nulla valgono queste lacrime, se non riusciremo a ritornare dal
cavallino e dal tuo fratellino”, continuò la principessa, stringendo le mani alla
bambina. Il cavallino prese allora la rincorsa e trottando lesto lesto spiccò un balzo!
La principessa legò i suoi lunghi capelli alla vita della bambina e insieme si
slanciarono verso il vuoto! “Arrivo principessa!” nitrì il cavallino, “Eccomi cavallino”,
esclamò la principessa. Ma proprio quando i due bambini stavano per riuscire ad
afferrarsi le manine: FIUUU FIUUU! Un’improvvisa folata di vento li spinse di nuovo
indietro!
L’angioletto con le ali di vetro, che aveva osservato tutto dalla cima dell’albero di
Natale, decise allora di chiamare a raccolta tutti i giocattoli: “Cari amici, i nostri
bambini sono in pericolo! C’è bisogno dell’aiuto di tutti: diamoci da fare!”. Tutti si
misero immediatamente all’opera per costruire una scalinata! Gli animali della fattoria
trasportarono le costruzioni, le bambole aggiunsero i cuscini e persino il vecchio gatto
di casa contribuì, incastrando i pezzettini più alti per assicurarsi che non cadessero.
In un battibaleno la scalinata era completata! I bambini non persero tempo e tutti felici
corsero ad abbracciarsi. “Grazie giocattoli! E grazie di cuore soprattutto a voi
cavallino e principessa!” Dissero in coro. L’angioletto con le ali di vetro, tutto
soddisfatto, vide che i due gemellini avevano appreso la lezione e con un altro po’ di
polvera magica li fece ritornare grandi.
Da quel giorno i due bambini non dimenticarono più l’importanza della gentilezza e
si ricordarono sempre che solo aiutandosi a vicenda e condividendo avrebbero
superato ogni difficoltà, ancor più il giorno di Natale!

Di Gaia Pizzato

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