C’era una volta, un piccolo villaggio immerso in una foresta autunnale magica. Le case erano decorate con zucche che facevano facce buffe e lanterne luminose. Il suono delle foglie secche che cadevano dagli alberi facevano un “crac-crac” divertente sotto i piedi dei passanti.
Nel cuore della foresta, c’era una casetta, la dimora di Fufù, un piccolo fantasmino simpatico. Indossava una tunica azzurra e aveva un cappuccio rosso che gli copriva la testolina. Tuttavia, Fufù aveva un problema: quando cercava di spaventare la gente, invece del solito “Boo!”, usciva dalla sua bocca un tenero “Fufù!” che non spaventava nessuno.
Un giorno una bambina coraggiosa di nome Lulù decise di esplorare la foresta. Era vestita da strega e portava con sé una scatola di caramelle.
Mentre camminava tra gli alberi, udì un sussurro provenire da dietro un cespuglio. Era Fufú, che cercava di spaventarla con il suo “Fufù!”
Lulù si voltò, ma anziché spaventarsi, scoppiò a ridere. “Oh, sei così adorabile! Come ti chiami?”
“Sono Fufù,” disse timidamente il fantasmino, “ma ho un problema: non so dire ‘Boo!’ in modo spaventoso. Ogni volta che ci provo, esce solo un ‘Fufù!'”
Lulù sorrise e si sedette accanto a Fufù. “Niente paura, Fufù! Posso insegnarti come dire ‘Boo!’ in modo davvero terrificante!” E così, Lulù iniziò a dar lezioni di spavento a Fufù. “Immagina di essere il fantasma più terrificante di sempre,” disse. “Pensa a rumori spaventosi come ululati e scricchiolii. Poi, quando sarai pronto, prova a dire ‘Boo!’ con tutto il tuo coraggio.”
Fufù chiuse gli occhi e si concentrò su rumori spaventosi, poi inspirò profondamente e disse, con tutto il suo cuore: “Boo!” Un vento freddo
attraversò la foresta, e le foglie secche fecero un “crac-crac” ancora più divertente sotto i loro piedi.
Lulù scoppiò a ridere di gioia. “Hai fatto un lavoro fantastico, Fufù!
Sei diventato un vero fantasma!”
Fufù sospirò di sollievo e sorrise sotto il suo cappuccio rosso. Lulù decise di portare Fufù al villaggio per incontrare gli altri bambini e
divertirsi nella notte. Mentre camminavano tra le foglie cadute, le loro risate riempirono l’aria.
Arrivati al villaggio, Fufù si unì a una banda di fantasmi, streghe e vampiri mentre facevano scherzetti divertenti ai residenti. Ogni volta
che Fufù diceva il suo nuovo “Boo!” in modo adorabile, tutti scoppiavano in risate.
La notte divenne ancora più speciale con l’arrivo di Fufù, il fantasmino con il cuore gentile e il “Boo!” unico. Tutti erano felici e spensierati
mentre festeggiavano tra risate, caramelle e storie buffe.
Di Asia Donatiello
Per votare questa fiaba sulla pagina Facebook di Ocarina, inserisci il titolo nei commenti qui