Nelle lunghe sere di inverno, quando il vento gelido ululava forte e la neve cadeva a
grossi fiocchi imbiancando tutta la città, quanto era bello stare al calduccio insieme al
mio papà ad ascoltare le fantastiche storie che lui mi narrava .
Mi accoccolavo accanto a lui, sul divano di fronte al camino, e lì cominciavo a
sognare… ricordo ancora il tepore che si diffondeva nella stanza, il focherello
scoppiettante, la voce di papà e i suoi racconti fantastici…
Quanto erano belle quelle storie…Una in particolare tra le tante, mi è però rimasta
impressa nella mente, ed ora che sono diventata grande mi piacerebbe raccontarvela.
La storia racconta di Babbo Natale e della Befana, due grandi amici che un giorno
ebbero un forte litigio.
Babbo Natale abitava al gelido Polo Nord, mentre la Befana viveva su una stella
luminosissima molto lontana dalla Terra. Eppure, ogni mattina, si davano il
buongiorno comunicando con un telefono magico.
“ Ciao Babbo Natale come va”? Gli domandava Befana puntualmente alle 8.00 del
mattino.
E lui le rispondeva “Bene grazie cara amica mia, e tu? “
Preparati perché presto dovremo lavorare insieme… ti aspetto la sera del 24 dicembre,
mi raccomando dobbiamo consegnare tantissimi regali a tutti i bimbi buoni della
terra… gli diceva ogni giorno la Befana .
Il Natale infatti era vicino e come ogni anno i due amici avevano il compito di
preparare e portare i regali natalizi a tutti i bambini del mondo.
Un bel lavoro, non c’era che dire…
Molto faticoso per entrambi che erano un po’ vecchiarelli, e più il tempo passava, più
questo impegno diventava sempre più pesante. Un giorno, non si perché, Babbo Natale
ebbe un moto di rabbia nei confronti della Befana, mentre parlava con lei al telefono.
Babbo Natale sei pronto con la slitta? Le renne stanno bene? Ci vediamo il 24
dicembre, mi raccomando, ti aspetto puntuale… disse la Befana al suo amico.
No rispose lui, quest’anno mi dispiace ma non ti potrò aiutare… ho un impegno molto
importante e ahimè, dovrai fare tutto da sola…
Babbo Natale per la prima volta in vita sua era diventato scortese ed antipatico con
la sua amica Befana. Ma come mai? Ma non erano tanto amici?
Aha aha aha… rise la Befana. Ma vuoi scherzare?
Come pensi che io possa fare tutto il lavoro in una notte? Sono vecchia e malata e tu
che fai invece di aiutarmi? Mi lasci da sola perchè hai un appuntamento molto
importante?…
No, non scherzo- rispose Babbo un po’ seccato. Ormai la mia decisione è presa…
Cominciarono così a scambiarsi parole antipatiche che nessuno , grande o piccino
che sia, dovrebbe mai ripetere.
Sei un pallone gonfiato… urlò Befana a Babbo Natale
E tu sei una vecchiaccia… rispose lui
Il litigio continuava ancora, se non fosse stato per un angioletto che passando nella
vicinanza della stella dove abitava la Befana udì quelle brutte parole che si dicevano
al telefono magico… Molto dispiaciuto volò a raccontare tutto a Gesù Bambino che
ci rimase veramente male. Così immediatamente li chiamò e li sgridò
“Che cosa avete fatto? “disse loro. Dovreste vergognarvi …
“Sono molto dispiaciuto di tutto quello che è accaduto disse. Non potevo mai
immaginare che vi sareste comportati così…Bell’esempio che avete dato ai bambini
della Terra…Io predico l’ amore, non certo l’odio né il rancore…
Con il vostro comportamento rischiate di distruggere lo spirito del Natale ” disse molto
arrabbiato. Per cui vi ordino di fare pace immediatamente…
A quelle parole Babbo Natale e Befana tenevano gli occhi bassi in silenzio, perchè
erano tanto dispiaciuti per quello che avevano combinato.
Addirittura qualche lacrimone uscì dai loro occhi. Questo voleva dire che erano
davvero pentiti.
Allora Gesù Bambino , nella sua immensa bontà, decise di perdonarli, ma stabilì anche
di separare i giorni della consegna dei doni ai bimbi che vivono sulla Terra. Per Babbo
Natale scelse il 24 dicembre , per la Befana il 6 gennaio.
In questo modo era sicuro che i due non avrebbero mai più litigato.Ed in effetti da
quel giorno litigi non ce ne furono più…
Babbo Natale e Befana pentiti, ripresero a volersi bene come prima, e andarono
d’accordo per sempre. Ricominciarono a comunicare con il telefono magico e a
scambiarsi il buongiorno alle 8 del mattino.
Per fortuna questa storia finì bene per tutti e due ma soprattutto per i bimbi del mondo
che da quel giorno si ritrovarono ad avere tanti regali nel periodo natalizio.
Di raffaella Imbriaco