In un regno lontano viveva un vecchio re, signore di un grande castello circondato
da foreste e praterie. Con l’arrivo del Natale il re chiamò a sé i suoi figli, i tre principi,
poiché aveva preso un’importante decisione.
“Il Natale si avvicina. Chi tra di voi porterà il dono più bello sarà nominato mio erede
al trono!”
I tre principi si guardarono con entusiasmo impazienti di dimostrare le proprie
capacità.
Il primo, forte e valoroso, dichiarò: “Taglierò l’albero di Natale più grande e maestoso
che ci sia!”
Il secondo, elegante e raffinato, rispose: “Donerò i profumi più dolci e invitanti!”
Il terzo, il più giovane, disse: “Porterò la neve, così il castello sarà ancora più magico!”
I due fratelli maggiori scoppiarono a ridere. “Neve? In un luogo caldo come questo?
Non ci riuscirai mai!”
Ma il giovane principe non si scoraggiò. Recuperò un grande secchio e il mattino
seguente si mise in cammino verso le montagne.
Arrivò alla foresta silenziosa, dove si sentiva solo il rumore degli alberi mossi dal
vento. Proseguì lungo il sentiero finché non sentì una strana voce. Incuriosito, decise
di seguirla e trovò il principe valoroso, che borbottava qualcosa accanto a un enorme
abete.
“Che succede, fratello?” chiese il giovane.
“Ho trovato l’albero perfetto, ma non ho un’ascia abbastanza grande per tagliarlo!”
sbuffò il valoroso.
Il giovane principe pensò: ben ti sta! e continuò il suo viaggio.
Poi arrivò alla prateria fiorita, ricca di colori e cullata dal suono del fiume. Proseguì
lungo il sentiero finché non sentì una strana voce. Incuriosito, decise di seguirla e
trovò il principe elegante, che borbottava qualcosa accanto al fiume.
“Che succede, fratello?” chiese il giovane.
“Ho trovato i fiori perfetti da cui estrarre il profumo, ma non ho un recipiente adatto
per farlo!” sospirò l’elegante.
Il giovane principe pensò: ben ti sta! e continuò il suo viaggio.
Poi arrivò finalmente alle montagne bianche di neve, dove faceva molto freddo. Il
principe trovò rifugio in una piccola casa di legno, dove una famiglia lo accolse con
calore. Non avevano molto, ma gli offrirono una zuppa calda e un posto vicino al
fuoco, che scoppiettava nel camino.
“Perché siete così gentili con me?” chiese il principe.
“Perché condividere quel che si ha è la cosa più bella che ci sia!” risposero.
Il principe pensò ai suoi fratelli a cui non aveva offerto aiuto, e ciò rese triste il suo
cuore.
Prima di partire il giovane invitò la famiglia gentile alla festa di Natale: “Venite a
vedere il mio lavoro e quello dei miei fratelli. Il castello sarà splendido come non mai!”
Il principe riempì il secchio di neve e si mise in cammino verso casa.
Lungo la via ritrovò il principe valoroso, seduto triste sopra un sasso. “Non ho ancora
un albero da portare al castello” gli disse, sconsolato.
Il giovane principe pensò: non posso fermarmi o la neve si scioglierà.
Ma poi sentì nel cuore di doverlo aiutare.
“Perché invece di tagliare un grande albero, non ne cerchiamo uno giovane e forte
da piantare nella corte del castello?”
Subito tornò il sorriso sul volto del principe valoroso. Insieme lavorarono duramente
per recuperare un bell’abete, ne avvolsero le radici con la terra e la stoffa e lo
caricarono sul carro.
Il principe valoroso abbracciò il giovane fratello, che riprese il cammino verso casa.
Lungo la via poi ritrovò il principe elegante, seduto triste vicino al fiume. “Non ho
ancora profumi da portare al castello” gli disse, sconsolato.
Il giovane principe pensò: non posso fermarmi o la neve si scioglierà.
Ma poi sentì nel cuore di doverlo aiutare.
“Perché invece di creare i profumi, non raccogliamo fiori e piante con cui addobbare
la corte del castello?”
Subito tornò il sorriso sul volto del principe elegante. Insieme lavorarono duramente
per riempire le ceste di fiori e caricarle sul carro.
Il principe valoroso abbracciò il giovane fratello, che riprese il cammino verso casa.
Ma quando arrivò al castello la neve nel secchio si era sciolta. Sconsolato, il giovane
si sedette in disparte.
Quando i due fratelli più grandi lo raggiunsero, gli chiesero: “perché sei così triste?”
“La mia neve si è sciolta e non ho un dono da portare al Re.”
“Che ne dite di aiutarmi ad addobbare l’albero? Così tornerà il sorriso!” Disse il fratello
valoroso, e tutti e tre lavorarono con entusiasmo.
“Ora aiutate me a sistemare i fiori!” propose il fratello elegante, e insieme si misero
all’opera con gioia.
Arrivò la mattina di Natale ed il re scese nel cortile per giudicare il lavoro svolto dai
suoi figli.
“Chi ha realizzato questo maestoso albero di Natale?” chiese il re.
“Io, assieme a mio fratello giovane!” rispose il valoroso.
“E chi ha raccolto questi fiori profumati e dai mille colori?”
“Io, assieme a mio fratello giovane!” rispose l’elegante.
Con le lacrime agli occhi, il giovane principe esclamò: “Padre, non sono riuscito a
portarti la neve. Nomina uno dei miei fratelli come tuo successore!”
Il re sorrise.
“Figlio mio, non hai nulla di cui vergognarti. Hai imparato il dono più importante: quello
di aiutare gli altri. Ed è proprio per questo che quando sarà il momento, tutti e tre
governerete insieme, come una famiglia unita.”
Il re ed i principi si abbracciarono felici mentre il castello si riempiva di persone, di
grida e di gioia. Tutti festeggiarono sotto il grande albero circondati dal profumo dei
fiori.
E fu proprio in quel momento che nel cortile del castello, iniziò a nevicare.
Di Andrea Porcu