Nel cuore di un piccolo bosco, dove gli alberi erano ricoperti di neve e le stelle
brillavano più luminose che mai, viveva una piccola volpe di nome Lella. Lella era
curiosa e allegra, sempre pronta a scoprire qualcosa di nuovo. Ma c’era una cosa
che la rendeva ancora più speciale: ogni anno, proprio la notte di Natale, le cose
nel bosco sembravano diventare magiche.
Era la vigilia di Natale, e Lella saltellava tra i rami coperti di neve, canticchiando
una canzone.
“Tra poco arriva Babbo Natale!” esclamò, felice.
Non vedeva l’ora di scoprire cosa avrebbe portato, ma sapeva che la cosa più bella
di tutte era la magia che il Natale portava nel bosco.
Lella si fermò sotto un grande albero di pino, guardando le luci che brillavano sopra
la casa della sua amica, la civetta Clara.
“Clara, dove sei?” chiamò Lella, che voleva dirle una cosa importante.
Clara volò giù dal ramo più alto e, con uno sbuffo di piume, atterrò davanti a Lella.
“Ciao, Lella! Cosa c’è di tanto importante?”
“Clara, lo sai che la notte di Natale le stelle sono più luminose? E che ogni
sorriso che facciamo manda un po’di magia nel mondo?” disse Lella, con gli
occhi pieni di entusiasmo.
“E tu, Clara, hai mai visto il regalo più speciale di tutti?”
Clara si grattò la testa con una zampa e sorrise.
“Non so, Lella. Ma so una cosa: il Natale è speciale proprio perché è un
momento da condividere. Ogni piccolo gesto di gentilezza rende il mondo più
luminoso.”
“È vero!” esclamò Lella.
“Voglio fare qualcosa di speciale per tutti gli amici del bosco. Voglio che
anche loro sentano la magia del Natale!"
E così, Lella decise di preparare una sorpresa per tutti. Con l’aiuto di Clara, che le
mostrò dove trovare le bacche più dolci e le foglie più lucenti, Lella preparò dei
piccoli pacchetti. Ogni pacchetto conteneva una dolce sorpresa: una piuma, una
piccola pigna, una noce, e una parola gentile scritta su un pezzetto di carta.
“Questo è il mio regalo di Natale,” disse Lella, felice di poter condividere un
po’ di gioia con gli altri.
Mentre il cielo si tingeva di rosa, Lella e Clara andarono a consegnare i regali.
Prima passarono dalla lepre Lina, che viveva vicino al ruscello. Lina era un po’
triste perché non aveva trovato nessuno con cui passare la vigilia di Natale.
Quando Lella le diede il suo piccolo pacchetto, la lepre sorrise e disse:
“Oh, grazie, Lella! Questo è il miglior regalo che potessi ricevere!”;
Poi andarono al nido della famiglia di ricci, che viveva sotto un grande cespuglio di
more. I piccoli ricci erano così felici di vedere i pacchetti che si misero subito a
giocare con le piume e le pigne. Lella si sentiva sempre più felice vedendo tutti
sorridere.
La notte scendeva pian piano, e una neve leggera cominciò a cadere, coprendo
tutto il bosco con una morbida coperta bianca. Lella guardò il cielo, dove le stelle
brillavano come lucine di Natale.
“Adesso è il momento,” disse a Clara, e insieme si sedettero sotto il grande
albero di pino.
Improvvisamente, un vento leggero fece muovere le foglie, e tra le fronde si udì un
rumore dolce, come un campanellino. Era il suono delle renne di Babbo Natale!
Lella guardò in alto e vide una slitta che passava nel cielo, con Babbo Natale che
salutava tutto il bosco con la sua grande risata.
“Buon Natale, amici!” gridò Babbo Natale, e la sua voce si diffuse tra gli
alberi.
“Il Natale è nel cuore di tutti noi, e ogni sorriso lo rende ancora più speciale!”
Lella sorrise, felice. In quel momento capì che il vero regalo di Natale non era nei
pacchetti o nei giocattoli, ma nei sorrisi, nelle parole gentili e nell’amore che si
condivide con gli altri.
E così, quella notte, il bosco intero risplendeva di una magia unica e Lella con il
cuore pieno di gioia, si addormentò sotto il grande albero di pino, sapendo che il
Natale era davvero speciale, proprio perché tutti insieme, avevano fatto brillare la
magia.
Fine.
Di Silvia Fuoco