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Il piccolo abete

Il piccolo abete

C’era una volta, in una grande foresta coperta di neve, un piccolo abete che
sognava di diventare l’albero di Natale più bello del villaggio. Ma ogni anno i taglialegna
sceglievano gli abeti più grandi e maestosi, lasciando il piccolo abete con il cuore infranto.
“Non sono abbastanza grande, né abbastanza bello,” sospirava, guardando le sue
fronde ancora acerbe. “Forse non sarò mai un vero albero di Natale.”
Un freddo mattino di dicembre, mentre il sole faceva scintillare i cristalli di neve, un
gruppo di bambini entrò nella foresta. Indossavano sciarpe colorate e ridacchiavano
mentre cercavano un albero per decorare la piazza del loro villaggio. Ma anche loro
passarono oltre il piccolo abete, senza neppure notarlo.
Sentendosi più solo che mai, il piccolo abete abbassò i rami. Ma quella notte
accadde qualcosa di straordinario. Una stella cadente attraversò il cielo e si posò proprio
sulla sua cima. Era luminosa e calda, e il piccolo abete si sentì avvolto da una luce dorata.
La stella gli parlò con una voce gentile: “Non importa quanto tu sia grande o
piccolo. Il tuo spirito è ciò che conta davvero. Domani, il tuo momento arriverà.”
La mattina seguente, una giovane ragazza, di nome Clara, arrivò nella foresta.
Stava cercando un albero per il suo fratellino malato, che non poteva uscire di casa per
festeggiare il Natale. Quando vide il piccolo abete, i suoi occhi si illuminarono.
“Tu sei perfetto!” esclamò Clara, avvicinandosi. “Sei proprio della misura giusta per
stare nella nostra casa.”
Con delicatezza, Clara lo tagliò e lo portò al villaggio. A casa sua, decorò l’abete
con semplici nastri, candele e dolcetti fatti a mano. Non c’erano luci scintillanti o ornamenti
preziosi, ma l’abete brillava più di qualsiasi altro albero di Natale nel villaggio.
Quando la notte di Natale arrivò, il piccolo abete sentì per la prima volta il calore
della gioia e dell’amore che riempivano la casa. I bambini ridevano, cantavano e
scartavano regali sotto i suoi rami. Il fratellino di Clara, che fino a quel momento era stato
triste e debole, sorrise per la prima volta da settimane.
“Grazie,” disse il piccolo abete alla stella sulla sua cima, che sembrava brillare
ancora più intensamente. “Non avrei mai immaginato di poter portare così tanta felicità.”
E da quel giorno, il piccolo abete capì che non era la grandezza o la magnificenza a
rendere speciale qualcuno, ma l’amore e la gioia che si riescono a donare.

Di Luca Andriulo

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