Tanto tempo fa, nel Polo Nord, nella fabbrica di Natale si lavorava per preparare i
regali per il viaggio che compie ogni anno Babbo Natale con la sua slitta. Però, per
portare tutti quei pacchi nella slitta, c’era un elfo che era incaricato di svolgere
questo lavoro e lo faceva alla perfezione, tanto che gli altri elfi dicevano che Babbo
Natale gli doveva dare un aumento. Ma un giorno successe che portò così tanti
pacchi che purtroppo persero l’equilibrio e gli caddero addosso. Gli altri elfi se ne
accorsero subito ma ormai il povero elfo non riusciva più a mettersi in piedi. Babbo
Natale, vedendo ciò che era successo, chiamò subito il dottore e portò l’elfo a letto.
Il dottore lo visitò e poi gli disse a Babbo Natale e agli elfi: “Purtroppo il vostro
amico non potrà più lavorare. Dovete trovare qualcuno che possa prendere il suo
posto”. Allora, Babbo Natale si mise subito al lavoro per trovare qualcuno che
potesse portare i regali nella slitta di Babbo Natale senza scordarne neanche uno.
Gli elfi andarono subito ad appendere sulla porta della fabbrica un manifesto con
scritto: “Cercasi aiutante di Babbo Natale” e in tantissimi andarono al colloquio con
Babbo Natale per essere assunti. Il colloquio durò tantissimo, sembrava che non
finisse più, tanto che gli elfi dissero: “Babbo Natale è troppo precisino, vuole un
aiutante perfetto”. Alla fine, Babbo Natale esce con un pinguino e dice agli elfi:
“Ragazzi, vi presento il vostro nuovo collega: Ghiacciolino.” Gli elfi rimasero stupiti
da questa scelta perché in fabbrica sono tutti elfi e non c’è nessun pinguino, quindi
è una novità, ma non dissero nulla. Infatti, accolsero il nuovo arrivato con grande
gioia e poi si misero subito al lavoro. Passavano i giorni, tutto sembrava andare
bene, ma purtroppo Ghiacciolino un giorno, mentre portava i tanti pacchi verso la
slitta di Babbo Natale, inciampò su un buco che purtroppo era nascosto a causa
della neve. Gli elfi chiamarono subito il dottore, che dopo una visita disse agli elfi e
a Babbo Natale: “Il vostro collega potrà tornare a lavorare solo che zoppica e
rimarrà così per sempre quindi non fategli fare degli incarichi troppo difficili”. Gli elfi
lo fecero tornare a lavorare, ma si arrabbiarono con lui se gli casca qualche pacco
e iniziarono a prenderlo in giro. Ghiacciolino, nonostante qualche lacrima,
continuava a svolgere il suo dovere. Un giorno gli elfi andarono nell’ufficio di Babbo
Natale e gli dissero: “Vogliamo che Ghiacciolino venga licenziato. Non possiamo
lavorare con uno che zoppica. A Natale non avremo tutti i regali sulla slitta perché
lui ci mette tanto tempo. Caccialo via e trovane uno migliore”. Babbo Natale
rispose: “Non lo farò. Lui è un grande aiutante e anche se ci mette tempo, sono
sicuro che per Natale tutto sarà pronto e voi potreste anche dare una mano se lo
vedete affaticato, non lo lasciate da solo. Nel lavoro, tutti siamo utili. Tutti noi
possiamo fare qualcosa anche nel nostro piccolo”. Allora gli elfi gli dissero: “Non lo
potresti almeno spostarlo e farlo lavorare con te in ufficio che ti sarà più utile?”
Babbo Natale disse: “Non lo farò perché dovete capire che lui il lavoro lo può fare e
seconda cosa se lo metto a lavorare con me in ufficio dovrò rimettere l’elfo che
c’era prima ma lui non può farlo”. E così gli elfi andarono a parlare con Ghiacciolino
e gli dissero: “Avevamo chiesto a Babbo Natale se poteva trasferirti per fare un
lavoro che non ti potesse dare problemi ma lui ha detto di no. Ma lo sai che per
colpa tua rischiamo che il Natale non si farà perché non riesci a portare tanti regali
tutti insieme nella slitta?” Allora Ghiacciolino rispose: “Colleghi, vedete come sto?
Voi mi prendete sempre in giro, ma non capite quanto mi dia dolore questa gamba
che mi ha reso zoppo. Invece di darmi una mano, mi prendete in giro pensando che
io sia inutile, ma vedete che in questa fabbrica tutti siamo importanti, senza uno di
noi, Babbo Natale non potrebbe portare a tutti i bambini del mondo i regali, perciò
se potete darmi una mano, mi farebbe tanto piacere”. Allora gli elfi dissero: “Va
bene, lo faremo, però ti vorremmo chiedere scusa. Siamo stati troppo duri con te.
Aveva ragione Babbo Natale e ha fatto bene a non dare retta alle nostre
lamentele”. Ghiacciolino li perdonò e li ringraziò per la loro disponibilità. E così,
nella vigilia di Natale, grazie a Ghiacciolino e ai suoi colleghi che lo hanno aiutato,
tutti i regali erano nella slitta. Babbo Natale, poco prima di partire, diede a
Ghiacciolino una medaglia per aver dato tutto nonostante la sua difficoltà e poi
diede una medaglia anche agli altri elfi per averlo aiutato e poi partì per dare i regali
a tutti i bambini del mondo.
Di Benedetto Gabriele Leardi