C’era una volta un bambino che si chiamava Achille. Achille aveva una sorellina che si chiamava Adele. e
Erano gemelli e volevano vedere Babbo Natale. Una sera, tre giorni prima di Natale, i bambini, che avevano
quattro anni, salutarono la loro mamma dicendo “Ciao” e poi andarono a dormire.
A mezzanotte i due bimbi erano ancora svegli a parlare del Natale e videro una forte luce. Corsero alla
finestra, ma niente. Allora aprirono la porta e videro due “cose” che si movevano. La prima disse: “Io ve
l’avevo detto che non dovevate usare il vostro potere, signore!”
E L’altro rispose: “ Zitto, che sei solo un elfo tu! Io faccio quel che mi pare perché sono Babbo Natale!”
Poi le due persone iniziarono a brillare e scomparvero. Ma prima di scomparire Achille e Adele saltarono
addosso alle stelline e scomparirono anche loro. Si sentirono come in un razzo e quando arrivarono,
quando aprirono gli occhi, furono quasi accecati dalla luce che c’era.
All’inizio non capivano dov’erano. Ma poi sì: erano nella fabbrica dei giocattoli di Babbo Natale!
C’erano elfi che correvano da tutte le parti. La grande sala aveva il soffitto molto alto ed aveva un
ascensore tutto di metallo dorato con cui gli elfi andavano su e giù dalla fabbrica al posto dove scrivevano
la lista dei bambini buoni e cattivi.
Ad un certo punto un elfo, che era il capo degli elfi, disse stupito ai due bambini: “E voi due che cosa ci fate
qui?” Loro allora risposero: “Noi, ehem, allora, noi…” e gli raccontarono tutta la verità. L’elfo capo pensò
“Se la mamma si accorge che i due bimbi non ci sono, si preoccuperà, chiamerà la polizia e tutti scopriranno
dove siamo! Ho deciso: dobbiamo avvisare Babbo Natale.”
Allora andarono nell’ufficio di Babbo Natale e rimasero molto stupiti: era molto grande e luminoso e aveva
un grande tavolo dove gli elfi gli mettevano le letterine che ricevevano. Poi aveva una grande poltrona
dietro la scrivania e altre due poltroncine un po’ più piccole davanti.
Dietro la scrivania, c’era un uomo seduto che leggeva le letterine dei bambini, Era Babbo Natale! I due
bambini erano entusiasti e dopo aver spiegato a Babbo Natale la situazione, tutti riflettevano e decisero di
dirlo alla mamma. E poi, se lei era d’accordo, di far stare i due bambini nella fabbrica fino alla notte di
Natale.
La mamma disse che andava bene, ma mentre tornarono dalla loro slitta si staccò un pezzo, poi un altro e
un altro ancora. Alla fine saltarono sulle renne che li portarono alla fabbrica. Lì Babbo Natale spiegò ad
Achille e Adele che il malvagio “Greed Il Grande” (l’unico nemico di Babbo Natale) voleva rovinare il Natale
a tutti, visto che a lui non piaceva.
E ogni volta che Babbo Natale usciva dalla sua fabbrica, mandava l’esercito di ombre a cercare di ucciderlo,
ma lui riusciva sempre a scappare.
Achille allora disse: “Andiamo a combatterlo!”
E allora con la slitta volarono fino al suo rifugio, che era al Polo Sud, e gli bussarono alla porta. “Chi è?”
E loro risposero che erano venuti a sconfiggere Greed e a far tornare un bel natale per tutti.
Greed allora gli scagliò contro il suo esercito. Fu un grande combattimento, ma alla fine vinsero loro con il
potere della luce che fece scomparire tutte le ombre.
(passa un po’ di tempo)
Era la vigilia di Natale e c’erano tante cose da fare. I bambini alla fine aiutarono Babbo Natale a caricare la
slitta e, dopo averli portati a casa, poté finalmente partire per consegnare i regali.
I due bambini erano felici, avevano passato un bellissimo Natale.
Fine
Di Giovanna Grespan