La pesciolina Isabel vive nel fondale marino, in una bella casetta a forma di conchiglia
circondata da un grazioso recinto di coralli colorati. Vicino, in altre minuscole casine, vivono i
nonni e gli zii. Una barriera di alghe s’innalza tutt’intorno ed emette una sinfonia armoniosa
quando cullata dal mare.
Tre stelle marine la salutano allegramente quando, con il cuginetto pesciolino Tonni, nuota
felice e gioca a palla o a nascondino: “Ciao Isabel, che fai oggi?” esclamano sempre in coro,
“Mamma e papà sono molto impegnati a curare la piccola Lindy, la mia sorellina appena nata,
ed io gioco tranquilla con Tonni” risponde serena la pesciolina.
La nonna spesso racconta ai nipotini fantastiche storie di balene, delfini, meduse, polipi e
pesci colorati dalle forme strane e buffe, che stimolano la curiosità dei due piccoli pesciolini. I
suoi racconti aumentano in loro il desiderio di nuotare un po’ più lontano, oltre la barriera di
alghe, alla scoperta di luoghi sconosciuti e forse anche un po’ magici. Isabel però è giudiziosa,
sa che i pericoli del mare sono tanti e per questo non deve mai allontanarsi.
Oggi, però, il piccolo Tonni ha una proposta per la cuginetta: “Isabel, facciamo il gioco degli
esploratori?” le domanda con un sorriso furbetto.
Isabel dovrebbe spiegare al piccolo i motivi per cui no, questo gioco non si può e non si deve
fare, ma dopo un attimo di esitazione, decide di accontentarlo, ripromettendosi di stare molto
attenta nel ricordare il tragitto percorso al fine di poter ritrovare la strada di casa.
Felici, i due pesciolini partono, nuotando velocemente e osservando con interesse un mondo
sconosciuto, fatto di suoni e colori meravigliosi. Un banco ordinato di pesciolini rossi li
sorpassa, un grosso polipo li saluta con i suoi buffi tentacoli, un pesce palla si gonfia al loro
passaggio… “Avrà paura di noi?” pensa Isabel sorridendo tra sé.
Intanto si allontano, sempre di più e, inaspettatamente, la calma piatta e tranquilla dell’acqua
marina che li ha visti crescere si trasforma in qualcosa di minaccioso: una sensazione di
freddo gelido li avvolge mentre intorno a loro, tutto diventa buio e rumoroso.
“Aiuto Isabel”, piagnucola Tonni spaventato da una forza strana e rimbombante che lo spinge
a destra e a sinistra.
“Non piangere Tonni! Sono le onde del mare! Forse abbiamo nuotato troppo in alto… Stammi
vicino!”.
La pesciolina è spaventatissima ma deve farsi forza per incoraggiare il cuginetto.
All’improvviso, una luce illumina il loro percorso. “Forse è il Sole! La nonna ci ha raccontato
tante storie su quella meravigliosa palla di fuoco che riscalda la Terra! Vieni Tonni, andiamo a
controllare!”.
Quando i pesciolini raggiungono la superficie del mare, vedono invece una strana e luminosa
stella marina. È grande, anzi… grandissima, con una lunga coda che si sposta lentamente nel
cielo buio appena sopra di loro. Frastornati e sbalorditi, si accorgono che la stella illumina il
percorso a un branco di renne volanti, alle quali è attaccata una grande slitta piena di pacchi
colorati. Alla guida c’è uno strano personaggio vestito di rosso e con un grosso pancione.
Una dolce melodia avvolge quest’attimo magico…
“Ma quello è un umano?”, chiede Tonni con gli occhi spalancati.
Alla vista dei pesciolini, lo strano personaggio esclama “OHOHOH” e le renne si abbassano,
sfiorando l’acqua.
“Ciao pesciolini, io sono Babbo Natale! Questa notte giro il mondo ed esaudisco i desideri di
grandi e piccini. Che cosa fate qui al buio da soli?”
A queste parole i due cuginetti iniziano a piangere: “Ci siamo allontanati e abbiamo perso la
strada!” risponde Isabel.
“Vorremmo tanto tornare a casa!” aggiunge speranzoso Tonni.
“Non preoccupatevi piccolini, ora vi aiuto io!”.
Babbo Natale, alzando la mano, si gira verso la stella cometa, la quale, cambiando la sua
direzione, si dirige verso il mare. La sua lunghissima scia crea una luce talmente potente da
penetrare il fondale marino e illuminare un gruppo di casette nascoste tra le alghe.
“Ma quelle sono le nostre case!”, gridano felici Isabel e Tonni.
I due pesciolini ringraziano Babbo Natale per aver esaudito il loro grande desiderio e,
accompagnati da un allegro scampanellio, velocissimi procedono lungo il percorso illuminato
e raggiungono i loro cari che li stanno aspettando molto preoccupati.
Felici ed emozionati, raccontano la strana avventura vissuta, consapevoli dei pericoli che
avrebbero potuto incontrare e promettendo di non allontanarsi mai più.
“E’ stata una giornata molto stancante!” esclama Isabel abbracciando Tonni nel suo lettino,
dove, stremati, si addormentano immediatamente.
Entrambi sognano una dolce musica e un vocione gentile che esclama “OHOHOH”…
Al loro risveglio, vicino al lettino ci sono tre pacchetti colorati con scritto: Isabel, Tonni, Lindy.
“Ma com’è possibile? Babbo Natale allora sa anche nuotare…. Ora che conosce la strada
arriverà ogni anno! EVVIVA!’ esclamano felici i pesciolini e nuotano ad aprire i doni ricevuti.
Nel frattempo, Babbo Natale con le amate renne sta tornando nella sua casetta sulle alte
montagne innevate, stanco ma soddisfatto di essere riuscito a portare tanta felicità in tutto il
mondo. La sua testa è appoggiata su di un cuscino di piccole stelle che, sottovoce, gli cantano
una rilassante ninna nanna. Tra uno starnuto e l’altro, pensa: “Grazie Isabel e Tonni per
avermi fatto conoscere le meraviglie del mare. L’anno prossimo, però, dovrò cambiare
abbigliamento: il mare in inverno è troppo freddo! Per non prendere il raffreddore, mi
comprerò una bella muta rossa! OHOHOH!”
Di Gabriella Bettiga