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Le caramelle di Camilla

Le caramelle di Camilla

Camilla era una vera amante del Natale: già agli inizi di novembre chiedeva alla
sua mamma di allestire la casa per la festività più bella e magica dell’anno.
La sua mamma, da cui sicuramente la piccola aveva ereditato la passione per gli
allestimenti, era sempre favorevole a fare l’albero di Natale, a decorare il camino ed
appendere le calze per la Befana, già dalle prime settimane di novembre; ma
quell’anno c’era qualcosa di strano in lei!
Da qualche tempo la vedeva giù di morale, ma come tutti i bambini non poteva
capire cosa ci fosse dietro alla sua tristezza. Un giorno, parlandone con la sorella
maggiore Cristina, questa le spiegò che i loro genitori stavano attraversando un
periodo un po’ burrascoso in cui litigavano spesso. Le disse anche che non era
colpa loro ma che i grandi a volte hanno bisogno di tempo per poter tornare ad
amarsi anche più di prima. La piccola Camilla, che era una bambina perspicace e
sensibile, capì la situazione e decise di non chiedere più insistentemente alla sua
mamma di allestire la casa per Natale, comprendendo che aveva altre cose a cui
pensare. Anche se, ogni volta che passavano davanti alle vetrine illuminate dei
negozi, lei schiacciava la sua faccina su di esse per godere della meravigliosa
atmosfera natalizia.
Anche a scuola Camilla parlò della tristezza della sua mamma e del fatto che a
volte litigava con il suo papà. La compagna di classe Anna le spiegò che anche se i
genitori non stanno più insieme, il loro amore nei confronti dei figli non cambia e
che a volte possono esserci anche dei vantaggi, come per esempio due camerette
e doppi regali durante le feste. Camilla si tranquillizzò e cominciò a vedere le cose
in maniera diversa.
Ormai erano i primi di dicembre e la piccola si era rassegnata all’idea di non avere
la casa addobbata per quel Natale, quando una domenica mattina, molto molto
presto, sentì dalla sua cameretta uno strano frastuono. Spiò nella stanza dei
genitori, che però dormivano ancora. Andò allora in camera di sua sorella che
ammise di aver sentito anche lei dei rumori ed un suono di campanellini.
Decisero quindi di dare una sbirciata al salone, stringendosi l’una all’altra, tremando
di paura. Una volta aperta la porta, un po’ scricchiolante, che divideva le stanze da
letto dal soggiorno, videro una piccola creaturina che si muoveva velocemente da

un angolo all’altro della stanza e che aveva decorato tutto con gli addobbi di
famiglia, solitamente conservati nella cantina della casa.
Non credettero ai propri occhi, si guardarono in faccia per poi posare di nuovo lo
sguardo nella direzione di quello che sembrò loro a tutti gli effetti un piccolo elfo
natalizio!
Lui, accorgendosi di essere osservato, si bloccò immediatamente. Colto alla
sprovvista, si lasciò cadere a terra, sperando di sembrare inanimato e riuscire così
a nascondere alle bimbe la sua vera identità. Ormai però era troppo tardi, Cristina
corse da lui e lo prese con delicatezza tra le mani, esclamando:
-Ciao piccolo elfo! Stai tranquillo, non ti faremo del male! Con noi il tuo segreto è al
sicuro!
Sentendo quelle parole rassicuranti, il piccolo elfo si rianimò, e parlò con loro:
-Ciao, io mi chiamo Poul, vengo dal Polo Nord, sono stato mandato qui perché
questa casa ha bisogno di un po’ di spirito natalizio!
Le bambine quindi lo accolsero con amore, ma prima dovettero giurare di non
parlare di lui con nessuno, perché in caso contrario la magia sarebbe svanita.
Poco dopo i genitori le raggiunsero in salone, ancora assonnati e rimasero senza
parole quando si accorsero che tutto era stato allestito, anche meglio di come
avrebbe fatto la loro mamma.
Inizialmente Camilla stava per confessare che fosse merito dell’elfo, ma dopo la
leggera pacca che sua sorella le diete sulla schiena, si ricordò della promessa e
fece credere che le artefici di tutto fossero proprio loro due.
Nei giorni seguenti l’elfo Poul si svegliava solo quando rimaneva in salone da solo
con le bambine, per il resto del tempo si fingeva un pupazzo.
Un pomeriggio Camilla stava disegnando e Cristina era nella sua camera a
studiare, il papà a lavoro e la mamma dalla vicina di appartamento.
L’elfo Poul si avvicinò a Camilla e le sussurrò nell’orecchio:
-Ehi, ti voglio insegnare una ricetta magica per fare delle caramelle natalizie
dell’amore!

La bambina aveva già abbandonato il suo disegno, appena sentita la parola
caramelle… portò l’elfo in cucina, il quale si sedette sulla sua spalla e cominciò a
elencare alla piccola gli ingredienti che servivano:
-Come prima cosa ci servirà dello zucchero, il succo di un limone, acqua e poi
zenzero e cannella, gli ingredienti preferiti di tutto il Polo Nord!
La bambina cominciò a realizzare la ricetta, ascoltando i suggerimenti di Paul, ma
quando arrivò al momento della cottura del preparato, pensò bene di chiamare
Cristina affinché l’aiutasse a non bruciarsi sui fornelli.
Terminata la cottura, dopo aver spostato l’impasto ancora caldo sulla teglia, con
l’aiuto della sorella maggiore, Camilla e Poul, terminarono il lavoro, creando con le
loro manine le caramelle e le lasciarono raffreddare.
Una volta fredde, Poul pronunciò un incantesimo che faceva così:
“Caramelle di Camilla, con limone, zucchero e cannella, fate sì che questo Natale
l’amore brilli come una stella!”
La bambina vide delle scintille colorate entrare nelle gelatine. Poi l’elfo Paul
propose alla piccola di incartare le caramelle con piccoli quadratini di carta.
-Noi elfi non usiamo la plastica! Disse.
-Perché cerchiamo di non sporcare il nostro amato pianeta!
Poi Camilla raccolse tutte le caramelle in un barattolo e ne prese tre che mise nel
suo zainetto, per portarle a scuola l’indomani mattina e gustarle con le sue due
amiche del cuore. Scelse un’altra caramella da portare alla sorella; poi tornò al suo
disegno, aspettando i genitori.
Dopo cena le due bambine raccontarono delle caramelle che avevano preparato,
omettendo il fatto che fossero magiche e che la ricetta fosse stata loro suggerita da
Poul l’elfo… quando la mamma e il papà ebbero mangiato le caramelle,
scoppiarono dapprima in una fragorosa risata per poi cominciare ad abbracciarsi e
ridere insieme per ogni cosa, anche la più banale. Da quel giorno, continuarono ad
andare d’accordo e tra i due tornarono la pace e l’amore.
Probabilmente erano state le caramelle di Camilla e dell’elfo Poul, oppure la magia
del Natale, fatto sta che da allora la mamma e il papà delle bimbe litigarono sempre
meno e dall’anno successivo, la loro casa fu addobbata per ogni Natale, la prima
settimana di novembre.

Dell’elfo Poul non si ebbero più notizie, ma nel cuore delle due bimbe ne rimase un
bellissimo e magico ricordo.

Ricetta delle caramelle natalizie dell’amore:

Zucchero a velo qb
Limone in succo qb
Cannella qb
130 ml di acqua
130 gr di zucchero di canna grezzo
40 gr di zenzero grattugiato
Preparazione:
A) Cuociamo lo zenzero grattugiato insieme alla cannella, ai 130 gr di zucchero,
ai 130 ml di acqua e al succo di limone; portiamo il tutto a ebollizione e
facciamo formare dei granuli.
B) Spolveriamo di zucchero a velo un piano di lavoro che abbiamo ricoperto con
della carta forno;
C) Con un colino prendiamo del liquido raggrumato e poggiamolo sullo zucchero
a velo, sul piano di lavoro;
D) Lasciamo condensare le caramelle;
E) Con le dita bagnate, modelliamo le caramelline nelle forme che più ci
piacciono, a Camilla e a Poul piace molto realizzare dei piccoli cuori;
F) Ricopriamo le caramelle con altro zucchero a velo e prepariamo gli incarti.
Ricorda di preferire sempre la carta forno alla plastica e all’alluminio, così da
salvaguardare il nostro pianeta.

Di Marialuigia Girone

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