Che bella la foresta! – pensa Timmi lo scoiattolo – Ha tanti alberi altissimi con le
foglie che frusciano al vento come una melodia e poi gli uccellini cantano, noi
scoiattoli saltiamo di ramo in ramo, i cerbiatti corrono e ci sono anche i gufi, le
marmotte, gli orsi…
A proposito di orsi, ma che cosa ha oggi l’orsetto Billi? Sembra proprio giù di corda.
– Ehi, orsetto Billi, cos’ è quella faccetta triste? Cosa ti succede?
– Ciao Timmi, hai ragione, oggi sono proprio triste, vuoi sapere perché?
– Certo che voglio saperlo, tu di solito sei sempre allegro.
– Sai, mi hanno detto che a dicembre gli umani si riuniscono con la famiglia e con
gli amici e festeggiano il Natale. È una grande festa piena di gioia, di amore, di luci
scintillanti e di regali. Si passa una giornata ridendo, mangiando e scambiandosi
pacchetti, felici di ritrovarsi insieme.
– Sì, è vero, l’ho sentito dire anch’io, e allora? Dov’è il problema?
– Ma come fai a non capire? Noi orsi a dicembre dormiamo profondamente e non
riusciamo mai a svegliarci per festeggiare! Io invece vorrei tanto partecipare a
questa festa, vedere gli abeti pieni di palline colorate, assaggiare i biscotti preparati
per l’occasione e sedermi intorno a una tavola con tutta la mia famiglia e i miei
amici.
Timmi riflette un po’ e poi gli dice:- Ora che ci penso, anch’io vorrei tanto prendere
parte al Natale. Fino ad ora sono sempre rimasto dentro il mio nascondiglio con le
riserve di cibo aspettando che passi il freddo e me lo sono sempre perso.
– Anch’io me lo sono perso! – sussurra Otto il leprotto.
– Anch’io! – aggiunge da lontano Lollo il rospo.
A poco a poco la foresta si riempie di Anch’io! Anch’io! Anch’io!
E proprio quando tutti continuano a desiderare di partecipare alla festa del Natale
arriva Ciccio il riccio suonando un campanaccio di quelli che fanno DLENG,
DLENG, DLENG, così forte che è impossibile non sentirlo e mentre suona grida:
– Forza, coraggio, tutti dentro le proprie tane, è ora di dormire, l’inverno sta
arrivando!
– Oh no! E’ già ora! – mormora Billi sempre più triste – Anche quest’anno dovrò fare
a meno del Natale!
Ma, anche se controvoglia, obbedisce come tutti gli altri animali e in breve tempo
nella foresta non si vede più nessuno in giro.
Il silenzio è rotto solo dalla musica del vento e da qualche fiocco di neve che
comincia a cadere.
Ma sopra un ramo di un grande albero c’è Pippo l’aquilotto che non è ancora
andato a rifugiarsi nel suo nido e siccome ha ascoltato le parole dell’orsetto e non
gli piace vedere il suo amico Billi e tutti gli altri animali così tristi, decide di darsi da
fare.
– So io come risolvere il problema! – pensa soddisfatto, poi apre le sue grandi ali e
vola lontano senza preoccuparsi del freddo e della neve che fiocca sempre più fitta.
Il viaggio è lungo ma all’arrivo c’è un omone vestito di rosso con una lunga barba
bianca che lo accoglie con un gran sorriso:- Benvenuto aquilotto, come mai sei
arrivato qui al Polo Nord?
– Sono venuto da te per chiederti di portare la felicità del Natale al mio amico Billi e
a tutti gli abitanti della foresta.
E bla bla bla, gli spiega la sua idea sorseggiando una tazza di cioccolata calda
offerta dall’omone gentile.
E l’omone, che è Babbo Natale in persona, famoso per essere buonissimo e
generosissimo, rassicura Pippo:- Non preoccuparti, piccolo aquilotto. Farò tutto il
possibile per regalare un giorno speciale ai tuoi amici.
E viaaa! Partono insieme sulla slitta in compagnia degli elfi, i famosi aiutanti di
Babbo Natale.
In un batter d’occhio arrivano nella foresta e cominciano subito a decorarla:
mettono ghirlande dorate tra i rami degli alberi, luci scintillanti tra i cespugli e
bacche rosse un po’ dappertutto.
Poi viene apparecchiata una lunga tavolata ricca di frutti di bosco, noci, nocciole,
mandorle, miele, biscotti e chissà quante altre squisitezze!
A questo punto Pippo l’aquilotto prende il campanaccio, vola in alto e DLENG,
DLENG, DLENG, risveglia tutti gli animali.
Billi l’orsetto è il primo ad uscire dalla tana, è assonnato, si sfrega gli occhietti ma
quando vede cosa è successo grida e salta dalla gioia:- E’ arrivato il Natale nella
foresta! Evviva! Venite amici, corrette a festeggiare.
A poco a poco tutti gli animali raggiungono la tavolata e si canta, si balla, si mangia
tutti insieme, compresi gli elfi e Babbo Natale.
Poi si brinda e si grida in coro:
– Per Babbo Natale: hip hip urrà!
– Per gli elfi: hip hip urrà!
– Grazie Babbo Natale, grazie elfi!
– La foresta ora è una grande casa piena di amore – pensa felice Billi l’orsetto – e
noi abitanti formiamo una bellissima famiglia. Finalmente adesso tutti sappiamo
cosa significa il Natale e da oggi in poi ogni giorno sarà un giorno speciale carico di
questa armonia. Che grande cosa il Natale!
Di Daniela Battaglia