Bosco Felice è un luogo lontano e magico, dove vivono scoiattoli, topini, uccellini e
orsi ma anche delicate formiche, funghetti dai grandi cappelli, farfalle e piccole
coccinelle.
Ma tra tutti gli abitanti c’è n’è uno proprio speciale, il Nonno Gnomo Marzapane. E’
un piccolo ometto con una lunga barba, un bel naso all’insù ed in testa porta
sempre il suo berretto rosso acceso che gli scalda la testolina ormai con pochi
capelli bianchi. La sua casa si trova nel tronco di un pino dalle grandi fronde
ombrose. Il suo letto è una piccola scatola di fiammiferi.
Nonno Marzapane ha due nipotini: Zuccherino ed Uvetta. Tutti gli anni si ritrovano
per passare insieme il lungo inverno nella casa a Bosco Felice.
Ed è proprio in questo periodo che inizia la nostra storia. Tutto accadde in una
fredda notte di Dicembre. Nonno Gnomo Marzapane stava attendendo i suoi
nipotini Zuccherino ed Uvetta per prepararsi insieme al Natale. Ma qualcosa
all’ufficio postale non andò come previsto.
La valigia magica che utilizzano gli gnomi per spostarsi e nella quale viaggiavano i
due nipotini era introvabile. Neppure Topo Postino riusciva a spiegare cosa fosse
successo. L’arrivo della valigia magica era previsto per il tardo pomeriggio ma
all’ora di cena Nonno Marzapane attendeva impaziente sull’uscio della porta,
guardando con il suo bel naso all’insù il cielo stellato.
Che cosa era successo? Dove erano finiti i suoi nipotini?
Dovete sapere che la posta degli gnomi viaggia quotidianamente grazie al Topo
Postino che la smista e la consegna secondo l’indirizzo di spedizione. Le valige
magiche sono comode, arredate come una piccola casa e così si può viaggiare
sicuri e protetti anche per vari giorni.
Quella sera però Topo Postino era molto indaffarato, il suo carretto era colmo e
quello era l’ultimo carico della giornata. Aveva caricato la valigia magica accanto al
pacco per la Gnoma Fiordaliso e ai lati aveva messo le babbucce di lana per il
Signor Talpa. Poi sopra aveva riposto una scatola di stoffe per Amelia la coccinella.
E molti altri pacchetti e buste con tanti indirizzi diversi.
Insomma era certo di aver riposto la valigia magica nel suo carretto. Ma tra una
consegna e l’altra, sposta e togli, ordina e riponi, la valigia era rimasta a terra vicino
al tappeto di una casa.
Fortuna volle che ad abitare quella casa ci fosse una famiglia con due bambini:
Matilde e Giacomo.
La mattina seguente quando aprirono la porta per uscire, trovarono subito la valigia
magica. Potete immaginare la sorpresa nel vedere quel pacco inaspettato. Insieme
la portarono in casa e decisero di aprirla per vedere cosa c’era dentro. Erano un po’
agitati ed emozionati. La valigia era rossa ed era decorata con dei piccoli ghirigori
bianchi. Era molto graziosa. L’accarezzarono con le loro manine fino ad arrivare ai
gancetti che la tenevano chiusa. E poi click!
Con uno scatto la aprirono e “Ooooh” fecero in coro. Le loro vocine piene di
ammirazione si fecero sempre più forti. Che cosa avevano trovato?
Dentro la valigia riposavano tranquilli e beati i due fratellini, Zuccherino ed Uvetta.
Avevano come lettino una scatola di fiammiferi con una minuscola coperta di lana
ben rimboccata.
Matilde e Giacomo osservarono incantati i visini dei due gnomi che dormivano con
in testa i loro inseparabili berretti rossi.
– Ma chi sono questi due piccoletti?- disse Giacomo sottovoce
– Chissà da dove vengono? – proseguì Matilde curiosa
Proprio in quel momento, Zuccherino iniziò a stiracchiarsi, seguito da Uvetta.
Avevano sentito un bel tepore ed erano convinti di essere arrivati da Nonno
Marzapane ma non era così. Quando si svegliarono, si trovarono di fronte a quattro
occhioni che osservavano ogni loro minimo movimento.
– Oh oh dove siamo arrivati? – la voce di Zuccherino tremava un po’ mentre
guardava la sorella anche lei spaventata
– Ehm…piacere. Io mi chiamo Matilde
– E io sono Giacomo – dissero uno dietro l’altro i due bambini.
– Voi chi siete? Da dove venite?
– Io sono Uvetta e lui è Zuccherino, siamo due gnomi. Piacere di conoscervi.
Un leggero sorriso attraversò la bocca di tutti i presenti. Degli gnomi? Wow che
meraviglia! Nessuno ci crederà se lo raccontiamo, gridò Giacomo eccitato.
Zuccherino un po’ dubbioso disse:
– Ci dispiace ma non possiamo restare. Siamo diretti a Bosco Felice e
dobbiamo scoprire cosa è successo!
Matilde e Giacomo rimasero in silenzio, riflettendo sul da farsi.
– Beh – aggiunse Matilde – finchè non lo scopriamo potete stare con noi. Siete
i benvenuti nelle nostra casa!
Che bella notizia! I due gnomi erano proprio felici e un po’ meno spaventati.
Dovevano raggiungere Nonno Marzapane, chissà come era preoccupato.
Giacomo nel frattempo aveva chiesto se avevano bisogno di mangiare
qualcosa. Zuccherino ed Uvetta non negarono che i loro pancini brontolavano
da un po’ e così fu servito loro qualche pezzettino di biscotto e del latte caldo su
dei ditali da cucito.
Mentre mangiavano Zuccherino ed Uvetta raccontarono ai bambini le loro
avventure con Nonno Marzapane e come passavano il Natale. Il tempo a Bosco
Felice scorreva lento e soprattutto in inverno i due piccoli gnomi amavano
creare giochi e attività per stare insieme al nonno. Ed ecco che un giorno si
cucinava tutti insieme il pane, poi un altro giorno si aiutava Mamma Lepre a
cucire i cappotti per i suoi leprottini. Papà Scoiattolo li chiamava per gustare
insieme una bella cioccolata calda alle nocciole leggendo storie. Insomma, a
Bosco Felice ogni giorno si trovava qualcosa da fare per passare le fredde
giornate invernali.
Prima che arrivasse il Natale però bisognava preparare la casa. Ed ecco che i
due gnomi raccontarono delle decorazioni, della preparazione delle candele per
illuminare la tavola, delle filastrocche e dei canti che intonava Nonno Marzapane
per ridere e scherzare insieme la vigilia di Natale.
Giacomo e Matilde ascoltano rapiti i racconti dei loro due nuovi amici.
Adoravano le storie.
In men che non si dica arrivò la sera. I due piccoli gnomi avevano passato tutto
il giorno a ridere e a giocare con Matilde e Giacomo. Ora la stanchezza iniziava
a farsi sentire.
Un pettirosso picchiettò il vetro della finestra.
– E’ Piccolo Rosso! – esclamò Uvetta
– Ho un messaggio per voi! Domani Topo Postino tornerà a prendervi e vi
porterà a Bosco Felice. Vi aspettano tutti!
Zuccherino ed Uvetta non vedevano l’ora di poter abbracciare il amato Nonno.
Nel frattempo Matilde e Giacomo erano rimasti così colpiti dai racconti dei due
amici gnomi che decisero anche loro di proporre in famiglia di stare tutti insieme
con tante attività diverse e gioire dell’arrivo del Natale in modo nuovo.
I quattro amici si salutarono l’indomani mattina, coccolandosi a vicenda.
Da quell’incontro sono passati tanti anni. Matilde e Giacomo sono cresciuti ma
non hanno mai smesso di prepararsi al Natale insieme agli gnomi Zuccherino ed
Uvetta, che fanno loro ancora visita arrivando con la valigia magica.
Mariairene Didoni
Per votare questa fiaba sulla pagina Facebook di Ocarina, inserisci il titolo nei commenti qui