Gio Banana è molto elettrizzato per l’arrivo del Natale, non solo perché è riuscito a trovare
l’albero perfetto, ma soprattutto, perché può sfoggiare il suo nuovo completo giallo. Lo ha
comprato nel suo negozio di fiducia, il ‘Buccia S-buccia’: un elegante completo giacca e
pantalone, con dei luminosi inserti oro sparsi come stelle sul tessuto spesso della giacca, il
maglioncino a collo altro sempre sui toni dell’oro, morbido al tatto e caldo sulla pelle. Gio
Banana ci tiene molto alle apparenze, tutto deve essere perfetto per il suo incredibile
Natale, visto che ha invitato tutti i suoi amici, la sua famiglia e, addirittura, il sindaco della
città. Natale è alle porte, ma i preparativi sono iniziati già a novembre: gli addobbi sono ben
sistemati sia dentro che fuori casa, le palline sono ben ordinate e disposte lungo tutto
l’enorme albero. La villa di Gio Banana è diventata il punto di riferimento per tutti, grazie
alle luci che illuminano la sera scura e la bellezza delle decorazioni che meraviglia grandi e
piccini. Gio Banana è sempre soddisfatto quando riceve complimenti dagli altri abitanti della
città, gonfia il petto con orgoglio e risponde sempre nello stesso modo: “Sono qui per
regalarvi i migliori dei Natali”. Gio Banana è contento, perché tutto è perfetto, almeno nella sua apparenza. Le luminarie
sono disposte lungo tutta la casa, sul tetto svetta Babbo Natale che sorride, mentre sei
renne guidano la slitta. Le luci sono calde e sfavillanti, e gli addobbi all’interno della casa
sono disposti in modo ordinato e preciso. Il verde bosco, il rosso fuoco e l’oro, dominano l’
abitazione in un’armonia di colori. La sera il coro della città si ritrova davanti alla villa di Gio
Banana, per intonare le più belle canzoni di Natale con allegria ed emozione. Ogni sera la
strada si riempie di gente che si ferma ad ascoltare, mentre Gio Banana, da bravo padrone
di casa, consegna cioccolata calda a tutti i suoi amici. Tutte le sere si vedono strane e
piccole orme sulla neve, ma nessuno sa a chi appartengono.
La mattina del giorno di Natale, tornato a casa dopo le ultime compere, Gio Banana trova il
suo amato albero per terra, un po’ spoglio per aver perso la maggior parte delle palline
rosse e oro. Gli addobbi sparsi ovunque, strappati malamente dalle pareti, tutti rovinati. Gio
Banana è terrorizzato, forse per la prima volta in vita sua. Il suo immacolato lavoro, distrutto
proprio davanti ai suoi occhi. É proprio allora che Gio Banana si accorge di un importante
dettaglio: tante piccole orme che partono dalla porta d’ingresso e proseguono fino alle scale,
quelle impronte misteriose che hanno incuriosito tutta la città. In quel momento, Gio
Banana sente un rumore provenire dal piano superiore, e si chiede chi mai potrebbe
avercela con lui, tanto da rovinare il Natale. Insomma, Gio Banana è una persona difficile
da odiare, o almeno, così crede lui. Quando sente un altro rumore si decide a salire,
iniziando a seguire le orme che salgono su per le scale, raggiungendo la sua camera da
letto. Gio Banana supera gli addobbi sparsi e abbandonati sul pavimento. “C’è qualcuno qui?!”, strilla Gio Banana, non riuscendo a trattenere la paura. Chi mai si
permetterebbe di fare uno scherzo del genere, lui è amato da tutti, o almeno, così crede lui. “Non farmi del male, volevo solo essere visto”, risponde una voce sconosciuta. Gio Banana
cerca con lo sguardo per tutta la stanza, senza trovare traccia dell’intruso. Eppure, le orme
portano direttamente verso il suo letto. “Perché ti nascondi?! Mostrati”, esclama Gio
Banana, ormai spazientito dalla situazione. “Tu non puoi capire, non ti sei mai sentito
invisibile”, risponde di nuovo la voce. Gio Banana vorrebbe replicare solo per avere l’ultima
parola, però si rende inevitabilmente conto che lo sconosciuto ha ragione, perché non ha
mai dovuto faticare per attirare l’attenzione, ben felice di venire notato da tutti. “Come ti
chiami?”, chiede Gio Banana, andando a sedersi sul letto, sperando di mettersi vicino allo
sconosciuto. “Rex, sono anni che nessuno riesce a vedermi, tutti ci credono estinti”,
risponde lo sconosciuto sconsolato. Gio Banana non sa cosa prova Rex, visto che non si è
mai dovuto preoccupare per nessuno, se non per sé stesso, eppure si dispiace per lo
sconosciuto. “Perché hai rovinato i miei addobbi?”, chiede Gio Banana curioso. “Volevo
solo essere visto”, ripete Rex, la voce quasi un sussurro.
Gio Banana decide di togliersi la giacca del completo, cercando di appoggiarla sulle spalle
di Rex. “Vorrei vederti adesso, chissà se questo colore ti sta bene”, spiega Gio Banana,
curioso di conoscere questo strano personaggio. Proprio in quel momento, una scintilla
dorata investe la stanza, e Rex ritrova pian piano la sua forma: è un piccolo Tirannosauro
Rex. È una specie che Gio Banana non ha mai visto, ma non prova paura. “Non è il tuo
colore, ma troverò qualcosa di adatto a te”, commenta Gio Banana con un sorriso, subito
ricambiato. “Adesso mettiamo a posto casa, i miei amici arriveranno tra poco”, afferma Gio
Banana, alzandosi dal letto e girandosi appena nota di non essere seguito da Rex. “Perché
festeggiate insieme?”, chiede Rex curioso. “Perché il Natale va passato tra risate e allegria,
solo famiglia e amici ti donano questo”, risponde Gio Banana con semplicità. “Quindi siamo
amici?”, chiede ancora Rex, facendosi piccolo piccolo. “Vieni amico”, risponde Gio Banana,
prendendo la mano del Tirannosauro.
Di Laura Finazzi