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Un corallo stellato

Un corallo stellato

C’era una volta, una volta non tanto lontana, un tempo natalizio anche in fondo al
mare!
Natale?
Sì, non solo nel mondo terrestre viene celebrata questa gioiosa e colorata festività
ms persino in fondo al mare viene festeggiata questa magica e incantata
celebrazione.
Dopotutto, questo mare non è un mare qualsiasi, ma un mare con un mondo
magico.
Difatti, al di sotto della superficie, sotto miglia e miglia di metri d’acqua, nella
profondità più azzurra si stagliava l’Albero di Corallo Rosso, un corallo gigante
quanto un albero che possedeva il potere di guarire ogni essere marino.
Per questa occasione così speciale, questo corallo era decorato con tantissime
colorate pietruzze vietree che scintillava maestoso per tutta l’area, sfoderando tutta
la sua imponenza coi suoi folti e numerosi rami.
D’improvviso, fra i suoi rami abbelliti a festa, sbuca un misterioso personaggio
bianco come la neve, dalle guance rosse come bacche e dai contorni azzurri come
le ali di un angioletto, impegnato a sistemare qualche decorazione qua e là col suo
musino.
Quel delfino era Whistle, un delfino unico e speciale in tutto il “cerchio marino, il
solo ad essere di simili fattezze.
E proprio Whistle stava aggiungendo una di quelle tante pietruzze scintillanti che
mancavano fra i rami del Corallo Rosso, addobandolo per l’imminente festività,
cercando di ricoprire tutti gli spazi vuoti, posizionando quelle pietre simili a gocce
cristalizzate nelle giuste parti. Un albero non si può definire tale senza tutti gli
addobbi completi. E il dolce tursiope si affanava un sacco a sguazzare su e giù dai
rami del Corallo al fondale sabbioso, custode di tutte quelle magiche pietre
sotterate nella sua polvere fina e granulosa. Ripetè questo schema più e più volte
finché non si decise che l’Albero di Corallo Rosso fosse riccamente rivestito a festa.
Nuotando in lontananza per osservarlo meglio, Whistle notò che mancasse
qualcosa all’Albero ma non seppe cosa. Eppure, quell’albero sembrò che avesse
bisogno di qualcosa ancora più luminoso di quelle pietruzze, ancora più grande.
Qualcosa che potesse abbagliare l’intera area per richiamare a festa tutte le
creature marine, qualcosa che potesse foderare persino la superficie azzurra.
Whistle cominciò a riflettere, provando a ingegnarsi su come risolvere tale dilemma.
Fortunatamente, si può sempre contare su qualcuno… e un piccolo miracolo
natalizio.
Nell’immensità dell’azzurro, spunta un pesciolino piccolo piccolo, bianco e nero,
con una coda triangolare che fluttuava nella sua direzione, recando con sé
qualcosa di speciale.
Era Flippy, compagno fedele di tante avventure del piccolo tursiope.
E Flippy, come un angioletto disceso dal cielo, portava con sé una stella dorata e
radiosa che abbagliò gli occhi simili a sopracciglia del piccolo Whistle.
Era proprio ciò che stava cercando.
Quella stella, raggiante come il sole, era perfetta in cima al ramo più alto dell’Albero
di Corallo Rosso.
Quando Flippy giunse da lui, immediatamente gli cinguettò la sua idea, ottenendo
la più totale approvazione da parte del piccolo Flippy.
Così, Whistle posizionò Flippy sopra al suo candido musino che a sua volta recò la
stella gialla in direzione della punta del Corallo Rosso.
Come era alto quel ramo agli occhi del pesciolino, gli parve di scalvacare un
enorme montagna.
Una volta giunto in cima, Flippy, coraggiosamente, superò tale paura, rincuorato
dalla presenza dell’amico e infilò la stella sul ramo più alto fra tutti i rami del Corallo
Rosso. Ci era riuscito!
Una volta ritornati giù, morivano dalla curiosità di scoprire quanto scintilasse quella
stella dal colore raggiante in mezzo a tutti quei rami festosi.
La osservarono.
Che splendore!
La stella dorata splendette come cristallo illuminato dai raggi del sole, irradiando
ogni cosa; dal fondale sabbioso che ora parve luccicare come fosse un tappeto
brillantato all’ azzurro dell’acqua che parve ghiaccio cristalizzato.
Quella stella infuse magia e incanto negli occhi dei nostri piccoli amici, in particolar
modo, nei loro cuori.
Come era luccicante quella cometa marina in mezzo a tutte quelle pietruzze vitree,
in mezzo agli abbondanti rami del magico Albero di Corallo Rosso.
Ma una cosa è certa: non era la stella a splendere luminosamente nei loro cuori, a
rendere magico quel Natale marino, non erano tutte quelle pietre vitree che
oscillavano fra i rami del Corallo Rosso, no, non era tutto questo.
Era la loro amicizia.
Sì, la loro amicizia, l’aiutarsi l’uno con l’altro, condividere insieme quel momento di
gioia e spensieratezza splendette più di qualsiasi altra stella dorata, anche la più
luminosa.
E noi, spettatori di questa loro piccola e leale amicizia, li lasciamo abbracciati, l’uno
nelle pinne dell’altro, mentre contemplarono con gaiezza quel festoso Albero di
Corallo Rosso custode di quella luminosa stella, custode e testimone della loro
amicizia. Il loro Natale.

Di Agostina Micciarello

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