Halloween è alle porte e a scuola non si parla d’altro; Nina ha le idee chiare, si vestirà da strega e spaventerá tutti con una risata malefica come quelle dei film e per riuscirci si esercita ogni giorno.
“ahahahah”
“No, questa non va bene” pensa Nina provando a voce alta.
“Ah ah ah ah”
“Nina che succede?” chiede la mamma.
“Nulla mamma” risponde Nina sorridendo.
Il gran giorno arriva.. C’è gran fermento e a cena Nina racconta a mamma e a papà che Mati ha organizzato uno spaventoso pigiama party, prima si andrà per la città a far “dolcetto o scherzetto?”. Si vede che non sta nella pelle.
I suoi genitori con profonda tristezza le danno però una notizia che le cambierà i programmi e anche l’umore, ahimè.
“Nina, dobbiamo partire per lavoro. Si prenderà cura di te nonna Antonia, ti accompagneremo in campagna più tardi.”
La bambina è triste, non potrà divertirsi con i suoi amici e per di più si troverà in un luogo dove nessuno festeggerà halloween.
Il viaggio è silenzioso, Nina pensa dispiaciuta alle cose che avrebbe potuto fare se fosse rimasta in città. Arrivati in campagna, la nonna l’accoglie con un caloroso abbraccio e con il delizioso profumo dei biscotti alle mandorle che le fanno tornare il sorriso.
È la notte più spaventosa dell’anno, Nina riposa nella cameretta al primo piano ma all’im- provviso STRUMP un forte tonfo arriva dalla finestra. spaventata, accende la luce sul comodino ma non vedendo nulla decide di avvicinarsi pian piano. “Ahhhhhhhh” lancia un forte urlo e si fionda dalla parte opposta della stanza sussurrando con voce tremante
“cosa sei?”.
Una voce stridula con tono seccato “ehi bambina, dovresti dire chi sei?” Qualcosa entra dalla finestra facendo un fortissimo rumore simile al fruscio delle foglie sul terreno e TAC tutta la stanza si riempie di candele, zucche e ragnatele.
Nina è sbalordita, guarda a bocca aperta. “sono mr halloween, zucchino per gli amici”.
La luce delle candele le permette di vedere meglio.
Non crede ai suoi occhi, ha di fronte una grande e simpatica zucca con un corpo esile e con lunghe braccia e gambe; mani e piedi invece hanno la forma di grandi foglie verdi.
Nina sente ancora il suo cuore battere forte, si avvicina, lo scruta ma di una cosa è certa: non ha più paura.
“ecco cos’era quello strano rumore di foglie, sono le tue mani e i tuoi piedi. Allora esisti davvero?”
“Certo e sono qui per te”. Risponde la zucca. “Cosa significa?” Chiede Nina.
“Ti ho vista triste, così ho deciso di invitarti al nostro party, attenzione perché è davvero mostruoso”.
Nina è entusiasta “Siiii. Io sono molto coraggiosa.”
“C’è solo un problema, devi far paura anche tu”.
La bambina si ricorda di non aver portato il suo splendido vestito da strega, che peccato!! Con un fil di voce chiede al suo nuovo amico di aiutarla. Zucchino passeggia avanti indietro per la stanza con quel curioso rumore di foglie che piace tanto a Nina, ecco che gli balza in mente un’idea. Corre rapidamente alla finestra e sottovoce chiama qualcuno.
Passano pochi istanti e ticchettio di tanti passi rapidi riempie la stanza.
Nina sta per lanciare un altro urlo ma zucchino le fa segno di tacere. Nina ha paura dei ragni e quello che ha difronte è davvero molto grande.
“Nonna Nide, grazie di essere qui” dice Zucchino con un bel sorriso.
“Spero per te che ci sia una vera urgenza, ho tante cose da fare. Hai dimenticato che giorno è oggi?” risponde con voce decisa il ragnetto. Nina è sempre più sorpresa. Zucchino con un po di timore le chiede di preparare un vestito per la bambina.
“Non se ne parla proprio, sono di corsa, ma come ti vengono in mente certe idee”…
nonna Nide non fa in tempo a finire la frase che Nina scoppia in lacrime.
“No ferma, non piangere, sono allergico alle lacrime dei bambini” risponde zucchino preoccupato per la sua faccia che rischia di riempirsi di bolle fucsia.
Nonna Nide allora, rassegnata, è un ragno ma ha pur sempre un cuore di nonna, si mette comoda e borbottando qualcosa in ragnese estrae i suoi ferri dorati e inizia a sferruzzare. Nina è contenta e con ancora il viso piena di lacrime resta a guardare senza fiatare. A guardarla bene, nonna Nide, ha un viso simpatico, quasi familiare. Capelli castani grossi occhiali e profondi occhi marroni.
Indossa un curioso grembiule da cucina blu e profuma di zucchero.
In pochi minuti, nonna ragno, con la sua tela, aveva creato uno stupendo vestitino da strega molto più bello di quello lasciato in città. Nina era così grata e felice che con un dito, attenta a non farle male, le fece una carezza.
“Va figliola e divertirti anche tu” nonna Nide salutò Nina e andò via velocemente.
Il vestito bianco da streghetta c’era. “Manca un po di colore” pensò Nina, ma in pochi minuti rovistando qui e là nella stanza trovò il modo di colorare la propria faccia e il vestitino. Viola, blu, nero, verde e via. Uscirono dalla finestra e con l’aiuto di Mimí, il fantasmino vo lante, arrivarono in strada senza far troppo rumore. Qui incontrarono Ossicino, lo scheletrino con la paura dei gatti che urla e diventa fluorescente ogni volta che ne vede uno. Mimi e Zucchino, sono dei gran burloni, fanno spesso il verso del gatto per vederlo saltare in aria urlando e illuminarsi da capo a piedi.
Quanti mostri mostruosi, quanta allegria e che bottino di caramelle e dolcini!
Nina si è proprio divertita, ha volato sulla scopa motorizzata di Margottina, ha ballato con ossicino e ha imparato a far paura veramente con la risata malefica di Mostronera una strega, zia di zucchino.
Alle prime luci dell’alba succede qualcosa, tutti cominciano a correre verso la quercia antica. (Si alza un gran rumore di passi e di voci)
“Cosa succede Zucchino? Chiede Nina.”
“dottor pallidino, la mummia che vedi là in fondo, è l’organizzatore di questa festa. Ci darà appuntamento al prossimo anno ma prima di salutarci faremo colazione con i dolci di nonna Nide”
“Che profumo, ma sono i biscotti alle mandorle della mia nonna, ma a pensarci bene nonna Nide assomiglia proprio alla mia nonna e profuma come lei di zucchero.”
Esclama Nina con un gran sorriso.
Un morso al biscotto e…ecciu!
Uno starnuto e all’improvviso si ritrova a casa della nonna avvolta dal profumo dei suoi biscotti appena sfornati.
“Nina, tesoro, ti sei raffreddata? Hai tenuto la finestra aperta stanotte, vieni a far colazione”. Nina apre gli occhi. Non c’è zucchino, non c’è la quercia, ma c’è un vassoio pieno di biscotti e la sua dolcissima nonna dai profondi occhi marroni, con il grembiule blu che la guarda sorridente.”
La giornata termina, Nina è di nuovo in città quando sente un rumore di foglie che le è familiare, corre alla finestra e con sua grande sorpresa trova una piccola zucca, grande quanto una mela.
È un regalo di zucchino. È davvero felice di aver vissuto la più bella e incredibile notte di Halloween della sua vita.
Di Anna Salvaggio
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