Quella sera fuori nevicava tanto. In casa il camino era acceso e illuminava la stanza,
la fiamma delle candele sulle finestre tremolava. Fuori, il vento sibilava facendo
vorticare la neve in tanti mulinelli.
In casa i due gattoni bianchi dormivano sul divano facendo le fusa.
Uno dei due si svegliò per il sibilare del vento e stirandosi, miagolò. Andò lentamente
a cercare l’altro gatto che faceva ancora le fusa.
La mamma aveva preparato i biscotti per Natale e si stavano raffreddando su un
piccolo tavolo vicino alla finestra. Sul tavolo più grande, in mezzo al soggiorno, la
tovaglia pulita con gli gnomi ricamati, era già apparecchiata con bellissimi piatti rossi
e per ognuno al tavolo c’erano segnaposto a forma di elfi.
Il grande albero di Natale era decorato con palline color rosso oro e con dei piccoli
campanellini che tintinnavano ad ogni lieve movimento.
Tutti in casa erano andati a letto nell’attesa della notte di Natale, ma i bambini
facevano fatica ad addormentarsi per l’eccitazione e si sentivano i loro bisbigli pieni
di emozione. Le letterine coi loro desideri erano davanti al camino. Il grande orologio
in soggiorno scandiva con il battito le ore.
Nella tana sotto la scala due topolini, tutti contenti si preparavano a festeggiare anche
loro Natale. Attendevano le bricioline di biscotti e intanto avevano lavato i loro
codini e sistemato bene la tana.
Sopra al camino un ragno nero e con le zampe pelose, aveva fatto la ragnatela nuova,
aspettando di mangiare qualche avanzo natalizio.
Fuori il vento sibilava.
I due gattoni miagolavano per richiamare l’attenzione dei loro padroni, che però
stanchi dei preparativi, già dormivano. Così i due gattoni pigramente, iniziarono a
girare per casa, cercando qualcosa per giocare. Si fermarono di colpo e drizzarono le
orecchie perché sentirono dei piccoli colpi sotto alla scala.
I due topolini, infatti, per ingannare l’attesa del Natale, giocavano a lanciarsi una
castagna.
I due gattoni bianchi strisciarono piano piano sotto la scala, ma ad ogni loro
movimento i campanellini sull’albero tintinnavano. Si avvicinarono ai topolini ma
mentre uno dei due gattoni stava per prendere un topolino, questi che aveva sentito il
tintinnio dei campanelli più forte del solito, fece un balzo indietro e la castagna che
l’altro topino gli aveva tirato finì dritto sul naso di uno dei due gattoni che per il
colpo ricevuto sul muso, miagolò forte.
A quel punto i due topini si accorsero dei due gattoni e spaventati non sapendo che
intenzione avessero i gatti, corsero fuori dalla loro tana per cercare di salvarsi e i due
gattoni che avevano molta voglia di divertirsi, dietro a rincorrerli.
I topini si infilarono sotto l’albero di Natale e i due gattoni fecero un gran balzo per
carcare di prenderli ma per sbaglio buttarono giù l’albero facendo un gran tonfo.
Nessuno però sentì nulla perché fuori il vento sibilava così forte che copriva tutti gli
altri rumori.
I due topini iniziarono a correre da una parte e dall’altra e dietro di loro i due gattoni.
Ad un certo punto i due topini finirono sul piccolo tavolo coi biscotti e spaventati non
sapendo più cosa fare, rovesciarono un piatto di legno a forma di babbo Natale coi
biscotti, che cadendo si ruppero.
Il ragno nero e peloso a sentire il profumo dei dolcetti rotti che si sprigionava forte
nell’aria, decise di provare ad avvicinarsi per prendere i biscotti e assaggiarli. Così
tessendo la sua tela come una corda per scendere, arrivò dritto dritto ai biscotti e si
strofinò per bene le zampone pelose tutto soddisfatto pronto a mangiarli.
Ma in quel momento passò uno dei due gattoni e fece fare al ragno un gran
ruzzolone, la tela inoltre si aggrovigliò al pelo. Il gatto continuava a correre ma il
ragno grosso e nero era rimasto attaccato al dorso, inizialmente spaventato ma poi
iniziò proprio a divertirsi! Finalmente una cosa diversa dal dondolare sulla propria
ragnatela appesa al soffitto! Qui si andava da tutte le parti!
Il soggiorno che era tutto bello adornato si era trasformato in una giostra per i cinque
animali che correvano da una parte e dall’altra: i topini che avevano paura dei gatti e
scappavano a zig zag, i gatti che rincorrendo i topini buttavano giù le decorazioni,
facendo ruzzolare di qua e di là nanetti di legno colorato. Il ragno nero e peloso
restava attaccato al dorso di uno dei due gattoni e si divertiva tantissimo.
Fuori il vento continuava a sibilare.
Ad un certo punto uno dei bimbi ancora assonnato, faticando a dormire per
l’eccitazione, si alzò.
Gli animali che si accorsero della piccola presenza si quietarono immediatamente e si
nascosero tutti insieme nel sottoscala.
Trovarsi tutti vicini fu una sorpresa, i gatti iniziarono a soffiare e a gonfiare la coda, il
ragno grosso e peloso cercava di mordere e fare la tela e i due topolini squittivano per
la paura. In tutta quella confusione non si accorsero che il bambino incuriosito da
quei rumori nel sottoscala aveva acceso una lucina e si avvicinava piano osservando
lo strano gruppetto di animali.
Allungò una manina per toccarli e tutti gli animali restarono immobili non sapendo
più cosa fare. Il bimbo dapprima accarezzò dolcemente i suoi due gattoni che smisero
finalmente di soffiare e iniziarono felici a fare le fusa, poi tentò con la sua manina di
accarezzare i due topolini, che non avendo altro posto per arretrare perché erano già
arrivati col dorso contro il muro, lo lasciarono fare. Il bimbo li prese nelle mani
stringendoli a sé. I topini che non erano mai stati coccolati iniziarono a squittire per la
gioia.
L’unico che era rimasto in disparte senza essere coinvolto era il ragno grosso nero e
peloso. Il bimbo si accorse anche della sua presenza. Rimase fermo in silenzio,
perplesso sul da farsi.
Intanto i gatti facevano felici le fusa e i topini squittivano vedendo che il bimbo li
proteggeva e che i gatti non li infastidivano più.
Il bimbo infilò una manina nella tasca ed estrasse un biscottino che sbriciolò vicino al
ragno. Due delle grandi zampone pelose rapidamente presero le bricioline. Al ragno
peloso piaceva moltissimo quel cibo e iniziò a mangiarlo con molta soddisfazione
facendo anche un po’ di rumore nello sbriciolarlo.
Il bimbo sorrise soddisfatto. Anche il ragno peloso nero era contento.
Ora il bimbo si sentiva stanco e assonnato, si avviò quindi verso la propria camera.
La strana compagnia di animali a quel punto si fermò non sapendo più cosa fare, se
riprendere a rincorrersi per acchiapparsi oppure… Oppure ai due gattoni che si erano
già divertiti molto venne l’idea di tenersi quello strano gruppo di animaletti come
nuovi amici, avrebbero potuto diventare nuovi compagni di giochi e divertirsi
insieme.
Ormai si era fatto molto tardi, quella strana compagnia era stanca delle corse fatte e
gli animali si addormentarono tutti insieme nel sottoscala, con la certezza che
l’indomani in casa, sarebbe stata una giornata movimentata e di grande festa, Natale
anche per quella nuova e strana compagnia.
Di Ilaria F. De Gaspari