In occasione del Natale Ocarina presenta World Lullabies -Ninna nanne dal mondo, un nuovo progetto audio OcarinaSound che ha l’obiettivo di stimolare i bambini ad esplorare e familiarizzare con culture diverse, attraverso dolci ‘ninna nanne della pace’, cantate in diversi paesi del mondo.
Si parte dalla tradizione europea per arrivare fino al Medio Oriente con ninna nanne in lingua ebraica e araba..
In tutto la playlist è composta da 6 ninna nanne appartenenti a 6 terre diverse: Italia, Francia, Inghilterra, Spagna, Israele e Palestina. La produzione World Lullabies ha visto la partecipazione di 5 cantanti e 3 musicisti impegnati nell’utilizzo di una ricca gamma di strumenti, da pianoforte, xilofono e chitarra fino a oud, ukulele, e sitar per citarne alcuni.
I brani possono essere acquistati per il download su Ocarinadj, la sezione dedicata all’audio del sito www.ocarinaplayer.com.
Il progetto vede la collaborazione del reparto di maternità dell’ospedale San Giuseppe di Gerusalemme (conosciuto a livello locale come French Hospital), dove donne musulmane ed ebraiche vanno a partorire. E proprio a questa struttura speciale, luogo dove regna l’armonia e la tolleranza tra culture e religioni diverse, Ocarina ha donato alcuni player che saranno offerti ai neo genitori per far ascoltare ai loro bambini ninna nanne e tante altre tracce dedicate al relax e all’addormentamento.
World Lullabies parte dal presupposto che la ninna nanna costituisca uno strumento di pace, di condivisione: tutti bambini, ovunque siano nati e qualunque lingua parlino, condividono il linguaggio universale della poesia attraverso la musica. Tutto è ormai codificato, omologato, le ninna nanne al contrario fanno parte di ogni civiltà, varcando i confini del tempo e delle nazioni.
Recente è la scoperta di una ninna nanna di ben 2500 anni fa, il cui testo è inciso su una tavola numerica, recuperata a 160 chilometri dall’odierna Baghdad. Uno degli esempi più antichi di ninna nanna cantata molto probabilmente da una balia (ma spesso simili, dolci canzoni erano intonate direttamente da uno dei genitori e a volte da papà e mamma insieme ). Le parole usate sono poetiche e augurano al piccolo lo stesso “sonno che ha un cucciolo di gazzella stanco”, chiedendogli di sonnecchiare come fa “il pastore nel mezzo del suo turno di guardia”. Esempi tratti dalla natura o dalla vita agreste per aiutare i piccoli a rilassarsi e trovare un sonno sereno. Passano gli anni, cambiano i costumi e le tradizioni, ma sembra che le ninna nanne e il desiderio dei genitori di cullare i loro figli rimanga stabile insieme al loro amore.