Ninnenanne, dolci filastrocche, canzoncine, musica classica sono da sempre un tocca sana per conciliare il sonno dei bambini e per rendere magico il momento in cui vanno a letto. Che cosa c’è, infatti, di meglio di una bella canzone per convincere nostro figlio che è ora di dormire? Qualcuno si affida alle formule collaudate come le ninne nanne della tradizione, altri a canzoni che hanno un ritmo lento ripetitivo, altri alla musica classica, chi addirittura ai rumori bianchi come il rumore del phone o della macchina che sembra siano efficacissime per rilassare i più piccoli. Insomma ogni genitore sceglie in base ai propri gusti …una cosa certa è che la passione dei piccoli per la musica sembra scritta in profondità nei nostri geni, e nel nostro cervello.
Negli ultimi anni sono state fatte molte ricerche nel campo. E tutte ormai rilevano che i bambini, già nei primissimi mesi di vita, hanno un buonissimo orecchio per la musica che gli permette di riconoscere ritmo e altezza delle note. E non finisce qui. “La loro memoria per la musica è incredibile – racconta sulle pagine del New York Times Samuel Mehr, del Music Lab di Harvard – sono veramente ascoltatori eccezionali”.
Con le sue recenti ricerche, Mehr ha dimostrato ad esempio che un bambino di cinque mesi a cui viene canticchiata una canzone per una settimana è ancora in grado di riconoscerla ben otto mesi dopo.
In realtà l’ascolto della musica è uno stratagemma molto utilizzato anche dagli adulti per addormentarsi. Uno studio inglese dell’Università di Sheffield, pubblicato a gennaio 2019 su Plos One dimostra infatti che più di sei persone su 10 usano infatti la musica per cercare di addormentarsi. Certo, in questi casi non ci si trova davanti a una melodia per bimbi, ma a musiche familiari e gradevoli per conciliare il sonno. secondo questa ricerca, considerata il «più grande sondaggio sull’uso quotidiano della musica per il sonno» il 62% degli intervistati ha riferito di usare la musica per prepararsi a dormire. Il genere poco conta, visto che lì è tutta una questione di gusti: le 651 persone che hanno partecipato all’analisi hanno dichiarato di sentire, in totale, 14 generi musicali diversi.
Le ninnenanne, la musica classica, la musica in generale sembra quindi molto utile per conciliare il sonno dei bambini ma anche degli adulti, riducendo lo stress, allontanando i pensieri negativi, fino addirittura a placare il dolore fisico.
Provare per credere!