Oggi Ocarina ascolta Beautiful Boy, una ninna nanna dolce ed emozionante scritta da John Lennon per il suo secondo figlio Sean. Da molti considerato uno dei capolavori dell’artista, il brano fu composto nell’estate del 1980 durante una vacanza alle Bermuda per essere selezionato pochi mesi dopo come ultima traccia del primo lato dell’album Double Fantasy.
Già nel 1968 Lennon aveva dedicato Goodnight (ultima traccia del “White Album”) al figlio Julian: dodici anni dopo volle dedicarne una seconda all’altro figlio Sean per il quale aveva rinunciato all’attività discografica dal 1975, deciso a non ripetere gli errori commessi con Julian (del quale non si era praticamente mai occupato negli anni trascorsi con i Beatles e con il quale aveva solo da poco riallacciato i rapporti).
L’accompagnamento di Beautiful boy richiama volutamente la musica giapponese, desiderando manifestare un segno d’affetto sia nei confronti del figlio sia della moglie Yoko. All’inizio della canzone Lennon rincuora il figlio che si è svegliato di soprassalto a causa di un incubo… accanto a lui c’è ora pronto a confortarlo il suo papà. Lennon non riesce a contenere la gioia che gli ha regalato la nascita del figlio e ripete come un mantra il ritornello “beautiful boy”, confermando il suo commosso amore paterno
Ed è proprio è proprio all’interno di questo brano che si trova la famosa frase: “Life is what happens to you while you’re busy making other plans” (La vita è ciò che ti accade mentre sei impegnato a fare altri piani).
Beautiful Boy è una delle canzoni più conosciute e interpretate nel mondo della musica e dello spettacolo. Qualche anno dopo la sua pubblicazione, Paul McCartney, ospite della trasmissione radiofonica “Desert Island Discs”, dichiarò che fosse una delle sue canzoni preferite e che avrebbe sicuramente “voluto averne una copia con sé qualora fosse naufragato su un’isola deserta”.
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