40 anni fa e più precisamente il 27 e il 28 giugno del 1980 il profeta del reggae, Bob Marley si esibiva per la prima volta in Italia con due date indimenticabili. E proprio ricordando questi due live, Ocarina ascolta oggi Could you be loved, uno maggiori successi dell’artista giamaicano, una canzone piena di ritmo che già dalle prime note è impossibile non ballare. Il brano fa parte dell’album Uprising pubblicato nel 1980, che fu portato in tour – il tour della Rivolta – anche nelle due tappe italiane: allo stadio San Siro di Milano e il giorno seguente allo Stadio Comunale di Torino. Di fronte ad un pubblico in delirio di 80 mila persone (in realtà c’è chi stimò una folla di 110.000 partecipanti) Bob Marley, saltellando con i suoi dreadlocks agitati in aria, intonò pezzi straordinari, da No Woman No Cry a Jamming, da Exodus a Redemption Song, per poi avviarsi verso il grande finale con Could you be loved
Fin dall’inizio della sua carriera, Bob Marley dedicherà la sua sua musica al tema della lotta contro l’oppressione politica e raziale. “Ognuno ha la propria testa – ci dice Bob Marley in Could you be loved – così al diavolo se quel che pensi non è giusto!” Il testo del pezzo fu scritto dal cantante mentre si trovava in aereo insieme alla sua band The Weilers con i quali strumentò il pezzo.
Could You Be Loved nascerà così orecchiabile che sarà l’unico singolo di Marley ad entrare nella classifica Dance. Lo spartito della canzone finisce addirittura sui francobolli in Giamaica e il pezzo viene rifatto da moltissimi gruppi: dai Toto che la inclusero nel loro album di cover del 2002 Through the Looking Glass al cantante Britannico Joe Cocker
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Di seguito il video con il montaggio dei filmati del live di San Siro del 1980.