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L'importanza del sonno nei bambini

Gli errori da non commettere e alcuni consigli pratici

16/01/24 Consigli ascolto Ocarina

Il sonno è un elemento fondamentale nello sviluppo sano dei bambini. Mentre dormono, i piccoli riposano, crescono e consolidano le loro esperienze diurne. Il momento della nanna deve rimanere quindi un punto fisso inviolabile: qualunque cosa accada, i piccoli devono dormire bene e a sufficienza. Un sonno adeguato è quindi cruciale per il loro benessere e influenza la loro crescita, il loro apprendimento e la loro salute generale. Inoltre, un sonno regolare del bambino porterà benefici in tutto l’ambito familiare favorendo la salute fisica e mentale dei genitori.

L’Importanza del Sonno per lo Sviluppo dei bambini (dal sito WebMD)
Secondo le raccomandazioni dell’American Academy of Pediatrics (AAP), le ore di sonno consigliate per i bambini variano in base all’età:

  • Bambini Prescolari (3-5 anni): 10-13 ore al giorno, compresi i pisolini.
  • Bambini in Età Scolare (6-12 anni): 9-12 ore al giorno.

Il sonno contribuisce, infatti, al progresso cognitivo e fisico dei bambini:

  • Sviluppo Cognitivo: Durante il sonno, il cervello elabora e organizza le informazioni apprese, agevolando apprendimento e memorizzazione.
  • Crescita Fisica: Il picco di produzione dell’ormone della crescita avviene durante il sonno profondo, essenziale per la crescita fisica.
  • Equilibrio Emotivo: Un sonno sufficiente contribuisce al mantenimento di un equilibrio emotivo, riducendo l’irritabilità e migliorando la gestione dello stress.

Rispetto a cento anni fa i bambini nel mondo occidentale dormono in media 2 ore in meno. In un sondaggio della National Sleep Foundation (NSF), i ricercatori hanno rilevato che più di due bambini su tre di età pari o inferiore a 10 anni hanno avuto qualche tipo di problema del sonno.
Ciò comporta quindi un prezzo da pagare. Analizzando i modelli di sonno di 510 bambini, con età compresa tra i 2 e i 5 anni, un team di ricercatori presso il Northwestern University Medical Center ha constatato una correlazione tra una riduzione delle ore di sonno e un aumento dei problemi comportamentali durante il giorno. Inoltre, è emerso che la mancanza di sonno notturno è associata a un incremento di sintomi depressivi e disturbi d’ansia.

I principali disturbi del sonno e gli errori comuni da evitare per un addormentamento sereno
I disturbi del sonno nei bambini possono essere suddivisi in due categorie principali. La prima categoria comprende le dissonie, che coinvolgono sfide legate all’inizio e al mantenimento del sonno. Queste possono manifestarsi come difficoltà nell’addormentarsi, disturbo del sonno limite, igiene del sonno inadeguata, sindrome del sonno insufficiente, russamento e apnee ostruttive notturne (OSA).

La seconda categoria di disturbi del sonno sono le parasonnie, caratterizzate da esperienze anormali durante il sonno. Queste includono sonnambulismo, terrore notturno, incubi e disturbi del movimento ritmico, come sbattere la testa o dondolarsi.

Affrontare i problemi del sonno nei bambini richiede una comprensione approfondita delle cause specifiche e l’adozione di strategie mirate. Ecco di seguito alcuni errori che i genitori non dovrebbero commettere secondo la Società Italiana di Pediatria.

  • Non impostare una routine condivisa: I bambini non hanno ben chiara la concezione del tempo. Possiamo aiutarli ad avere dei punti di riferimento che permettano loro di sentirsi più padroni della situazione. La prima cosa che si può “costruire” e impostare insieme a qualsiasi età è una routine o un rituale. Possiamo allora lasciar scegliere loro alcuni dettagli: per esempio, l’ordine con cui preferiscono svolgere le varie tappe (prima i denti o prima il pigiama? storia della buona notte o ascolto di musica rilassante?).
  • Ambiente di sonno Non favoribile: Una camera da letto poco confortevole, luminosa o rumorosa può disturbare il sonno tranquillo. Garantire un ambiente adatto è essenziale. Un accorgimento può essere quello di tenere accesa una lucina soft da compagnia.
  • Eccessiva esposizione a schermi elettronici: Consentire ai bambini di utilizzare dispositivi elettronici poco prima di coricarsi può interferire con la produzione di melatonina e disturbare il sonno notturno. Sempre meglio considerare che almeno un’ora prima di andare a dormire, non ci dovrebbero essere schermi accesi in casa di TV/ tablet/ telefono
  • Carenza di attività fisica durante il giorno: Non incoraggiare sufficienti attività fisiche durante il giorno può ridurre la stanchezza fisica, ostacolando il sonno notturno.
  • Ignorare l’ansia o stress: Non affrontare apertamente l’ansia o lo stress nei bambini può contribuire a inquietudini notturne. A qualunque età i bambini, hanno bisogno dei genitori per rilasciare le tensioni e ricaricarsi. Spesso le giornate sono sempre frenetiche, tanto che mettiamo davanti le molteplici urgenze (bollette, cene, lavatrici varie) allo stare insieme con i figli. Al contrario I bambini hanno bisogno di ricevere le attenzioni dei loro genitori, di essere ascoltati, per poter accettare di separarsene di nuovo durante la notte.
  • Non promuovere un adeguato rilassamento: una atmosfera poco rilassante, il tono della voce dei genitori troppo alto, giochi energetici prima di andare a letto non invogliano i bambini a coricarsi. Al contrario è utile  integrare pratiche rilassanti, come la lettura di storie o l’ascolto di musica con melodie calme.
  • Non rispettare le raccomandazioni di sonno per età: Non adeguare l’orario di andare a letto e le ore di sonno in base all’età può compromettere la qualità del riposo notturno.
  • Mancanza di consulenza medica: Ignorare i persistenti problemi di sonno senza consultare un medico può ritardare la diagnosi di eventuali disturbi del sonno o condizioni mediche sottostanti.

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Benefici della Musica sul Sonno dei Bambini:
La musica può svolgere un ruolo significativo nel facilitare un sonno più tranquillo e profondo, contribuendo al benessere generale dei più piccoli. Di seguito esploriamo i benefici della musica sul sonno dei bambini offrendo anche consigli pratici su come integrarla in modo adeguato nelle loro routine notturne.
L’induzione del rilassamento è uno dei principali contributi della musica al sonno infantile. Melodie calme e rilassanti possono aiutare i bambini a ridurre l’ansia e a tranquillizzarsi prima di coricarsi, creando un ambiente favorevole al riposo notturno. La stabilizzazione del ritmo cardiaco e respiratorio rappresenta infatti un ulteriore vantaggio, per un sonno più regolare e profondo.

Integrare la musica nella routine del sonno segnalerà al cervello dei bambini che è il momento di rilassarsi e prepararsi per la notte. Allo stesso tempo, la musica può agire come una distrazione efficace da rumori ambientali indesiderati che potrebbero disturbare il sonno, come il traffico stradale o i suoni provenienti da altre stanze.
Per rendere l’esperienza musicale ancora più benefica, è importante scegliere musica adeguata, optando per melodie tranquille senza ritmi troppo veloci o testi stimolanti. La musica classica, le ninne nanne, i suoni della natura, i rumori bianchi e rosa, ecc. possono essere molto di aiuto. Inoltre creare una playlist dedicata per il momento di andare a letto può rendere il processo più prevedibile per i bambini, contribuendo a stabilire un’associazione positiva con il sonno.
Attenzione è però importante limitare la durata della riproduzione per evitare che i bambini dipendano completamente dalla presenza costante della musica durante la notte. A tale proposito l’utilizzo di dispositivi appropriati, come lettori musicali con impostazioni di volume regolabili e timer automatici, garantisce un’esperienza sonora sicura e adeguata. Infine, coinvolgere i bambini nella scelta della musica, soprattutto per quelli più grandi, può favorire un senso di controllo e rendere l’intero processo più piacevole.

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I Rumori “colorati”: alleati magici per il sonno dei bambini
Sembrerà strano, ma anche i rumori o i suoni hanno un colore che li rappresenta a seconda dell’energia del segnale sonoro e di come l’energia è distribuita su varie frequenze e con che velocità. Ed è proprio in funzione di ciò che evocano, che alcuni suoni colorati possono influenzare in maniera positiva la qualità del sonno. A supporto di tale tesi esistono diversi studi e ricerche che dimostrano come suoni colorati facilitino un sonno riposante fino a contrastare addirittura anche forme di ansia e problemi di sonno nei neonati. I più studiati, tra i suoni, sono quelli di colore bianco, rosa e marrone.
Il rumore rosa per esempio rappresenta una selezione di suoni a bassa frequenza, in grado di rilassare i bambini e favorire un sonno tranquillo. Questo genere di suono è particolarmente benefico per i neonati, che, dopo nove mesi in un ambiente uterino ricco di rumori come battiti cardiaci, movimenti gastro-intestinali e voci familiari, possono sentirsi a disagio in ambienti troppo silenziosi.
Diversi studi hanno messo in luce i vantaggi del sonno accompagnato dai rumori rosa. In uno studio pubblicato su Neuron nel 2013, i ricercatori hanno sincronizzato il rumore rosa con le onde cerebrali dei partecipanti, accentuandone la presenza durante il sonno profondo. Ciò ha portato non solo a un sonno più prolungato, ma anche a una memoria potenziata. I soggetti studiati erano in grado di ricordare quasi il doppio delle parole rispetto a quelli che dormivano in silenzio
I suoni inclusi nel rumore rosa, come vento, onde, cascate, pioggia, conversazioni tranquille, il battito del cuore e i rami degli alberi in movimento, possiedono frequenze basse di potenza maggiore. Se il rumore rosa esiste in natura ed è caratterizzato da una qualità più profonda e musicale, il rumore bianco copre tutte le frequenze udibili dall’orecchio umano in modo uniforme ed è più simile a un sibilo o ronzio costante.
L’efficacia dei rumori bianchi nel promuovere il sonno è legata al concetto di mascheramento del suono. In sostanza, questi suoni uniformi possono coprire o “mascherare” rumori ambientali indesiderati, creando un ambiente sonoro costante e rilassante che facilita il sonno. Esso include una gamma completa di suoni, dalla statica televisiva all’asciugacapelli, dal ronzio della macchina, come un radiatore o un condizionatore d’aria, al rumore interno ad un vagone del treno.
Spesso il rumore bianco è utilizzato per calmare i neonati durante episodi di coliche o per facilitare il sonno, replicando l’esperienza uditiva del feto nell’utero.
Infine il rumore marrone faciliterebbe un sonno ristoratore, anche se più indicato per gli adulti. Si tratta di un suono concettualmente simile al rosa ma molto più profondo e con frequenze più alte. E’ quello associato agli eventi potenti della natura come un tuono in lontananza, lo scorrere impetuoso dell’acqua di un fiume o di una cascata. Il rumore marrone favorirebbe il sonno, contrasterebbe l’insonnia soprattutto in presenza di acufeni fino ad agevolare le prestazioni cognitive
Attenzione però come tutti i rumori, anche questi “colorati” non devono essere cronici. Stimolazioni continue, soprattutto se a elevato volume, potenzialmente possono causare problemi uditivi e ritardi nello sviluppo del linguaggio nei bambini.
Allo stesso tempo, non tutti si rilassano con questi suoni, anzi si possono verificare effetti esattamente opposti al rilassamento. Tutto dipende da una predisposizione personale.

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