Domani 22 aprile si festeggia in tutto il mondo l’Earth Day, la Giornata Mondiale della Terra, una giornata dedicata all’ambiente e alla salvaguardia del Pianeta, istituita dalle Nazione Unite. Un appuntamento importante per insegnare anche ai nostri bambini l’importanza di proteggere la bellezza della nostra terra.
Per l’occasione ci ascoltiamo un brano che è un vero e proprio tributo musicale al nostro pianeta….What a Wonderful World (dall’inglese letteralmente: che mondo meraviglioso), una delle più note ballad senza tempo del repertorio pop-jazz.
Scritta da Bob Thiele e George David Weiss, è un invito alla scoperta del piacere della vita, a godere della bellezza del mondo e delle diversità fra popoli con positività, senza diffidare del futuro. Un mood rilassante e pacifico che fu pensato, nella seconda parte degli anni ’60, come una sorta di antidoto al crescente tensione politica e razziale negli USA ma che rimane sempre attuale.
La canzone ebbe un grandissimo successo grazie al suo primo grande interprete, il trombettista e cantante jazz Louis Armstrong.
Fin dall’incipit, la canzone ci prende per mano trasportandoci in un mondo di dolcezza e di incanto. Inconfondibile la voce di Armstrong che fa del brano un vero e proprio inno alla vita
“I see trees of green, red roses too
I see them bloom for me and you
And I say to myself, what a wonderful world”
Il 24 aprile del 1968 What a Wonderful World arrivò al primo posto in Inghilterra, battendo ancora una volta i Beatles e facendo di Armstrong l’artista più anziano a conquistare la vetta delle classifiche britanniche. Il singolo guadagnò la prima posizione anche in Austria, la seconda in Irlanda, la sesta in Norvegia.
Dal 1968, fino ad oggi sono state realizzate circa 600 versioni!
Ecco le nostre preferite:
Diana Ross 1989
Diana Ross cantò What a Wonderful World all’Arena di Wembley, in collegamento con tre città diverse: Los Angeles, Sydney e Tokyo, nell’ambito di un evento di beneficenza.
Israel Kamakawiwo’ole, 1993
Bella la versione realizzata dal cantante hawaianio Kamakawiwo’ole insieme a Over the Rainbow, col solo accompagnamento dell’ukulele.
Joey Ramone, 2002
Emozionante la versione punk rock di Joey Ramone pubblicata nel 2002, nell’album postumo Don’t worry about me.
