Molti brani hanno il potere di calmarci, di farci sentire come abbracciati e “Yeha-Noha” dei Sacred Spirit ha proprio questo potere. Unendo le antiche melodie dei nativi americani con ritmi moderni ci porta in uno stato di meditazione, di contemplazione, utile per far rilassare anche i bambini.
Il brano, incluso nell’album di debutto del progetto musicale tedesco Sacred Spirit intitolato “Chants and Dances of the Native Americans”, ha avuto un grande successo: è stato certificato disco d’oro in Francia, dopo aver trascorso 19 settimane nella classifica francese dei singoli, dall’8 luglio 1995.
Yeha-Noha si apre con il suono ripetitivo e rassicurante di un tamburo tribale, accompagnato dal canto profondo in lingua Navajo di un anziano proveniente da Chinle, in Arizona. Man mano che la canzone procede, strumenti tradizionali come il flauto nativo e il canto in lingue tribali si fondono con ritmi elettronici contemporanei, guidandoci in un viaggio spirituale attraverso le antiche leggende dei nativi americani. La canzone attinge infatti alla ricca mitologia Navajo, in particolare al racconto del Gigante (Yé’iitsoh) e al tentativo del gufo di ingannarlo rubando una preziosa palla.
.. shaa ninánóh’aah (restituiscimelo)
… Yé’iitsoh jinínáá léi’ (… Il Gigante dice ancora e ancora…)
… ninánóh’aah (…restituiscilo)
Questo episodio mitico riflette il delicato equilibrio tra luce e buio, giorno e notte, la dualità che permea l’universo stesso
“Yeha-Noha” va oltre quindi il semplice intrattenimento musicale è anche un richiamo alla responsabilità dell’uomo verso la natura. Attraverso le sue parole, ci invita a riflettere sul nostro rapporto con l’ambiente circostante e sulle conseguenze delle nostre azioni sull’ecosistema. Ci ricorda quanto sia importante rispettare e preservare la natura, proprio come facevano gli Indiani d’America, che vivevano in armonia e simbiosi con la Madre Terra.
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Di seguito il video: