Dal 1 al 3 settembre si tiene nel centro storico di Sarzana il Festival della Mente, il primo festival di approfondimento culturale europeo dedicato alla creatività e ai processi creativi.
Giunta alla 14° edizione, questa manifestazione ha ospitato negli anni circa 500 eventi tra dibattiti, concerti, spettacoli, workshop e 500 relatori tra i più significativi intellettuali e pensatori italiani e stranieri. Per citarne alcuni: Luis Sepulveda, Marc Augè, Giuseppe Bertolucci, Zygmunt Baumann, Roberto Saviano.
Il Festival della Mente è un evento per tutti, perché le attività e gli argomenti proposti sono accessibili ad un pubblico non specialistico ma soprattutto a grandi e piccini. Al suo interno è infatti prevista una sezione dedicata ai bambini e ai ragazzi; un vero e proprio festival nel festival, con un programma ricco di laboratori, workshop spettacoli e incontri per sperimentare e conoscere, curato da Marina Cogoli Biroli.
Tra i numerosi appuntamenti dedicati alle famiglie ne abbiamo selezionati alcuni dedicati alla musica e all’ascolto:
Sabato 2 alle ore 10,00 al Canale Lunense, Franco Lorenzoni, della casa-laboratorio Cenci, si esibisce in Com’è nata la musica nel mondo? Un viaggio straordinario, fra suoni, immagini e parole alla scoperta dei miti che sono all’origine della musica
Sabato 2 alle ore 17,30 e domenica 3 alle ore 10,30, alla Biblioteca Civica C. Martinetti, Noemi Bermani e Salvatore Panu conducono Suoni di c/arte. Un Laboratorio Metodo Bruno Munari ® in cui – passando dall’esplorazione alla composizione istantanea sarà realizzato un repertorio di suoni informali per arrivare ad una conduzione musicale collettiva.
Sabato 2 alle ore 21,00 al Cinema Italia, il Teatro dell’Orsa mette in scena Strambe Storie, una rete di racconti strampalati e imprevedibili spaziando da il narratore di Saki ai personaggi irriverenti di Roald Dahl. Una videocamera galleggerà nel buio mostrando i disegni dal vivo di un artista.
Domenica 3 alle 17,00 in Piazza Capolicchio il collettivo LastanzadiGreta mette in scena Musica bambina! una performance molto coinvolgente in cui i partecipanti sono “orchestrati” e “diretti” per arrangiare un concerto improvvisato utilizzando strumenti veri e di recupero, chitarre elettriche e bidoni.