Questo fine settimana, se vi trovate a giro per la Capitale, non perdervi una mostra speciale, dedicata al Gioco dell’Oca, un gioco senza tempo conosciuto da tutti i bambini del mondo e naturalmente molto caro ad Ocarina :-).
La mostra che sarà aperta fino al 30 dicembre è stata allestita presso la Casina di Raffaello all’interno di Villa Borghese. Grandi e piccini potranno approfondire la loro conoscenza di questo gioco tradizionale, nato proprio in Italia alla fine del XVI secolo.
Attraverso l’esposizione di riproduzioni di tavole antiche, conservate nelle collezioni di alcuni tra i più celebri musei del mondo, come il British Museum di Londra, ma anche attraverso giochi e pannelli didattici, il percorso espositivo illustra la storia e il significato del Gioco dell’Oca, a partire dalle sue testimonianze più antiche e dal significato simbolico dell’oca.
Una sezione della mostra è poi dedicata alle reinterpretazioni contemporanee, che continuano a rispettare lo schema e le regole principali del gioco tradizionale, con alcune varianti, come nel caso de Il Gioco del volo dell’oca dell’artista Maria Lai, diventato anche un’installazione permanente presso il Museo dell’Olio della Sabina, o del Gioco dell’Oca creato da Studiolabo e illustrato da Stefano Marra, oggetto-icona della comunicazione dell’edizione 2017 del Brera Design District di Milano e ispirato all’insegnamento di Bruno Munari: “Progettare è un gioco, giocare un progetto”.
Completano il percorso espositivo alcune tavole selezionate, disegnate e colorate a mano, e un gioco in scatola progettati e realizzati dall’architetto Stefano Ferrante, grande appassionato di giochi dell’oca, che per l’occasione metterà a disposizione dei bambini che parteciperanno ai laboratori un tabellone originale, da lui disegnato.
La mostra è infatti accompagnata dal laboratorio Gioca con l’Oca, durante il quale i bambini potranno realizzare un tabellone personalizzato completo di pedine e dadi.
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito della Casina di Raffaello