Scoppia il boom per gli audiolibri, i moderni e tecnologici cantastorie che un tempo andavano in giro a cantare e declamare le sue storie per paesi e città.
Ad annunciarlo è l’Association of American Publishers secondo i cui studi, il ricavo da audiolibri scaricati negli Stati Uniti è cresciuto del 38% nel corso del 2015. Il trend non è cambiato nel 2016, tanto che Audible, il più grande produttore e rivenditore di audiolibri, acquistato da Amazon, sostiene che i suoi clienti di tutto il mondo, lo scorso anno hanno ascoltato circa 2 miliardi di ore di programmazione, il doppio del 2014.
Anche nel 2017 si prevede un‘ulteriore crescita del settore: intervistata dal Publishers Weekly, Amanda D’Acierno, responsabile della “Penguin Random House Audio“una delle delle più grandi case editrici produttrici di audiolibri nel mondo, sostiene che nel 2017 saranno registrati più di 1.100 titoli, rispetto ai quasi 900 nel 2016.
Sebbene i mercati più ricchi per l’audiolibro siano ancora oggi gli USA e la Germania, anche in Italia qualcosa sta cambiando.
Secondo i dati dell’AIE (Associazione Editoria Italiana), nel nostro paese i lettori sembrano sempre più avere un approccio digitale. Vitale in particolar modo è la tendenza al self-publishing: quasi un titolo su due (il 41,4%) degli ebook pubblicati viene da modalità di autopubblicazione, per un totale di 27-28mila persone che si sono pubblicate in autonomia. Fra i generi self-published più in crescita, oltre alla narrativa, anche la non-fiction pratica, soprattutto guide per il tempo libero (16,7% della produzione totale, quando nel 2010 erano al 8,9%) ma anche i libri per bambini.
Gli audiolibri in particolare piacciono a chi non ha il tempo di sedersi in poltrona per gustarsi un bel romanzo, a chi purtroppo per motivi di disabilità, temporanee o permanenti, non può leggere, ma soprattutto ai bambini.
Sempre secondo i dati dell’AIE gli audiolibri per bambini dominano, infatti, il mercato: il 44,8% tra quelli venduti sono destinati ai più piccoli.
Gli audiolibri vengono considerati dai genitori, ma anche dagli insegnanti un ottimo strumento educativo, un sistema capace di integrare perfettamente il divertimento con l’insegnamento e l’educazione.
Ormai anche tutti gli psicologi dell’età evolutiva sostengono che l’educazione all’ascolto sia importante non solo per lo sviluppo cognitivo del bambino, ma anche per sua la formazione globale. Secondo Jerome Bruner (psicologo statunitense che si è occupato di Psicologia cognitiva e di Psicologia dell’educazione), ascoltare le favole permette lo sviluppo di quello che lui definisce “pensiero narrativo”, che sarebbe la capacità cognitiva attraverso cui le persone strutturano la propria esistenza e le danno significato.
Allo stesso tempo anche l’ascolto della musica viene considerato fondamentale per lo sviluppo del bambino da diversi metodi. Uno dei punti che hanno in comune il metodo Montessori e quello Steineriano è appunto la convinzione che l’ascolto della musica sia un elemento essenziale di un’educazione che sviluppa i principi di libertà, autonomia, collaborazione, partecipazione, rispetto, solidarietà.
Partendo da tali presupposti, la missione di Ocarina è appunto quella di diffondere e stimolare l’ascolto di contenuti audio di qualità per la prima infanzia. Negli anni ha realizzato collaborazioni con importanti realtà italiane e straniere produttrici di contenuti per bambini: dalla francese “Bloom – la radio des enfants” realtà parigina che sviluppa contenuti audio ricchi e variegati da far ascoltare ai bambini, a Storynory il più importante produttore indipendente inglese che da oltre 15 anni realizza audio fiabe per la prima infanzia, fino al conosciuto editore tedesco Vorleser.net che produce racconti destinati ai bambini.