Una cosa comune a tutti gli studenti e gli insegnanti e che scandisce la fine delle vacanze estive è senz’altro l’arrivo di settembre e il fatidico ritorno sui banchi di scuola. Seppur un momento gioioso e ricco di novità, per molti bambini il ‘back to school’ può essere una fonte di stress, soprattutto per i più piccoli che devono frequentare per la prima volta la scuola dell’infanzia o la scuola primaria, trascorrendo molte ore fuori casa lontani da mamma e papà
Su The pOnd due maestre, amiche di Ocarina ci hanno raccontato la loro esperienza con i bambini, in particolare ci hanno svelato il modo in cui riescono ad accogliere al meglio i piccoli rendendo loro più tranquille e felici le ore passate in classe
Manon è una maestra della scuola dell’infanzia di Vienne e Eliana è educatrice in una scuola dell’infanzia di Aprilia e promotrice di molti laboratori creativi per bambini in età prescolare. Oltre ad essere amanti del proprio lavoro, entrambe sono molto attive sui social dove raccontano le attività che propongono ai loro bambini.
Sia per Manon che per Eliana tutti i piccoli hanno bisogno di essere ascoltati e allo stesso tempo essere educati all’ascolto: ascoltare una fiaba, un brano musicale, ma anche prestare attenzione a chi ci parla, ai genitori, agli insegnanti, ai propri amici. Aiutare i bambini a raccontare le proprie emozioni così come ascoltare per esempio le paure ed i pensieri dei compagni con i quali condividono il rientro a scuola, può aiutare loro a sentirsi meno soli, a crescere e superare più serenamente un momento di difficoltà come il distacco dalla famiglia e l’inserimento in un contesto nuovo.
La musica è secondo Manon uno strumento fondamentale per sviluppare nei bambini la capacità di ascoltare, che a suo avviso è sempre più scarsa. “I bambini sono sempre più dipendenti dagli schermi, sono catturati dall’immagine senza prestare attenzione ai suoni – ci racconta la maestra – Il mio primo obiettivo è quello di aiutarli a creare immagini e una loro immaginazione. Per questo è importante l’ascolto. Esistono diversi tipi di percezione sensoriale: visiva, uditiva, cinestetica. Sta a noi proporre ai bambini queste tre procedure … ognuno poi sceglierà quella più adatta e rispondente alle proprie esigenze…”
Anche Eliana ha riscontrato nei bambini una frequente perdita di attenzione durante i progetti didattici e i laboratori di lettura, proprio a causa di un ascolto “banalizzato”. Per questo motivo cerca di “coinvolgerli attivamente nella lettura o nel’attività proposta, stimolando la loro curiosità di essere attenti per uno scopo mirato, che li abitua così ad un ascolto con un fine”. Secondo la sua esperienza lavorativa, “la musica e la lettura di fiabe sono un aiuto valido per lo sviluppo cognitivo ed emotivo dei bambini, questo perché il bambino si fa trasportare in modo empatico, si immedesima e associa quanto ascolta alla sua esperienza personale”.
Entrambe le maestre utilizzano Ocarina in classe proprio per stimolare i bambini all’ascolto. Manon in particolare, ha inserito all’interno del player filastrocche sugli animali. “Abbiamo studiato gli animali del mondo e abbiamo imparato diverse filastrocche. Le tracce sono state poi inserite nelle Ocarine che a loro volta sono state messe nell’angolo dell’ascolto. Tutti i bambini potevano così ascoltare autonomamente le filastrocche ogni volta che lo desideravano o che si dimenticavano le parole”
Anche Eliana utilizza Ocarina in classe e sostiene che il suo punto di forza sia l’intuitività: “E’ uno strumento/compagno valido in aula (e fuori) perché versatile, comodo e facile da utilizzare anche dai bambini che amano sentirsi responsabile del materiale utilizzato, saper cambiare da soli l’audio da ascoltare.
Grazie alle maestre Manon ed Eliana abbiamo messo a punto semplici suggerimenti attraverso i quali gli insegnanti e gli adulti possano aiutare i piccoli a sviluppare la loro capacità di ascoltare e di raccontarsi. Questo è senz’altro un passo fondamentale per crescere, scoprire cose nuove, familiarizzare con il mondo esterno, come per esempio nuovi compagni e nuovi insegnanti.