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THE POND

Stenterello e le maschere più divertenti del Carnevale

Storia breve dei personaggi principali

10/02/22 Festeggiare con bambini

Ed eccoci al carnevale! La festa più matta dell’anno e più amata dai bambini! Anche Ocarina va pazza per il carnevale e per le maschere, in particolari quelle classiche, che derivano dalla commedia dell’arte e dalle tradizioni popolari.

Una tra le sue preferite e sembra anche una tra le più antiche è Arlecchino, originaria di Bergamo, un servo agile, un po’ scansafatiche, furbo e decisamente allegro, con un costume variopinto. 

Sembra infatti che Arlecchino fosse il figlio di una donna poverissima, la quale era costretta a mandare il figlio a scuola con abiti pieni di buche e toppe. Un giorno, durante una grande festa, le altre mamme videro l’aria mesta del bambino così malconcio e decisero di ricamare tutte insieme un abito utilizzando i ritagli di scarto delle stoffe che avevano in casa.

Brighella è l’altra maschera di Bergamo, l’antagonista di Arlecchino. Come suggerisce il nome, Brighella è un tipo scontroso, bugiardo e sempre pronto a complottare per il suo tornaconto.

Ci sono poi le maschere Veneziane, Pantalone e Colombina, padre e figlia che incarnano la loro città: Pantalone è un vecchio mercante squattrinato che si lamenta sempre per la mancanza di denaro; Colombina è invece una domestica fedele e molto intelligente, capace di raggirare il burbero padre e, talvolta, anche i suoi padroni.

Da Napoli arriva invece Pulcinella con il il naso gobbo e una maschera nera che contrasta con gli abiti candidi. Goffo e giocherellone, Pulcinella racchiude in sé tutto lo spirito della sua città!

Ma sicuramente la maschera più amata da Ocarina è Stenterello che non a caso ha origini nella città di Firenze e incarna i caratteri tipici dei fiorentini: chiacchierone, sempre pronto alla battuta, impulsivo, molto arguto ma anche pauroso…

A dargli il nome  fu proprio il pubblico toscano: stenterello è infatti colui che “pare cresciuto a stento”. Il personaggio è simbolo del popolano di bassa estrazione che combatte le avversità e le ingiustizie a suon di scherzi e battute appuntite. Il suo abbigliamento rispecchia in pieno il suo carattere: le sue calze sono di colori differenti, indossa una giacca blu con risvolto a scacchi rossi e neri, i pantaloni corti e stretti al ginocchio, il panciotto a pallini e un cappello a forma di barchetta. 

Stenterello è gracile, mingherlino, malandato e di bassa statura proprio come il suo creatore Luigi Del Buono, orologiaio in piazza del Duomo che lasciò la bottega per dedicarsi alla carriera artistica. Alla fine del 700, Buono arrivò al successo portando alla ribalta la celebre maschera di Firenze nel Teatro di Borgo Ognissanti. 

E ancora oggi se venite a Firenze e vi capita di passare in via Borgo Ognisanti, 4 troverete una targa che ricorda la maschera di Stenterello dove si legge: “In questo palazzo ebbe sede dal 1778 il Teatro Borgognissanti dove Luigi Del Buono (1751 – 1832) creò la maschera di Stenterello, popolare personaggio fiorentino burlone, canzonato ed arguto rimasto nella memoria cittadina”.