L’idea di Ocarina nacque in famiglia. Eravamo alla vigilia di un lungo viaggio con i bambini piccoli (1-3-5 anni) e tra le cose da mettere in valigia c’erano anche le fiabe e le musiche che ascoltavamo sempre in auto o nello stereo di casa.
Non ne volevo sapere di condividere con loro tablet o cellulare, dispositivi da adulti che ritenevo non dovessero entrare nella vita dei bambini così presto. Ogni cosa a suo tempo.
Pensavo che l’ascolto per i bambini fosse una cosa estremamente importante, da facilitare e stimolare in ogni modo, possibilmente con un dispositivo audio specifico per la prima infanzia.
Così quasi per caso nacquero quelle che sono ancora vision e mission e prese forma Ocarina: un lettore audio massimamente portatile e resistente, che consentisse l’ascolto ovunque, da soli o in compagnia. Tutto doveva essere estremamente semplice, senza bisogno di cuffie né di connessione o altri accessori esterni che rendono vincolante e costosa la sua gestione nel tempo.
Un solo cavetto usb per la ricarica e la gestione dei contenuti, e una capiente memoria interna da riempire con le tracce preferite.
In seguito mi sarei reso conto che la memoria di Ocarina col tempo era diventata anche un pezzettino di quella di famiglia, un po’ come un album fotografico. La raccolta di tutti gli audio che i miei figli avevano ascoltato quando erano piccoli, ha dato vita ad una colonna sonora fatta di libri, favole, suoni della natura, letture che io stesso gli registravo quando ero lontano per lavoro, che ancora oggi riascoltiamo con la stessa emozione di chi sfoglia un album di ricordi.
L’audio per l’infanzia ha una storia lunga
Qualcuno a cui raccontai la mia idea disse: “Fantastico, è l’iPod dei bambini!”. In effetti l’iPod era a quei tempi il ‘rivoluzionario’ dispositivo per l’ascolto portatile. Prendeva il posto del lettore cd portatile derivato a sua volta dal mitico Walkman. Ma erano prodotti per adulti, sicuramente inadatti per bambini di età prescolare.
In effetti la tradizione di ‘dispositivi audio portatili’ è molto antica, si potrebbe dire che nacque con i carillon che si diffusero in tante culture attraverso i secoli e che videro proprio nei bambini dei fruitori di elezione.
Ci furono in seguito novità e innovazioni che permisero sempre una maggior qualità di ascolto e contenuti da riprodurre ma il primo grande salto tecnologico all’insegna della ‘portabilità’ avvenne negli anni ‘60 con il mangiadischi portatile a 45 giri.
Nacquero dispositivi iconici e meravigliosi come il Penny, la Irradiette o il Pop 45 Minerva. Colorati, resistenti, portatili e facili da usare. Inizialmente se ne innamorarono i giovani adulti ma negli anni finirono tra le mani dei bambini, insieme ad un fiorire di prodotti editoriali come le audio-fiabe Fabbri e tutte le mitiche colonne sonore dei cartoni animati 70-80.
Fu un periodo magico per l’infanzia di tanti bambini ma non durò a lungo. La tecnologia applicata alla riproduzione audio non smise di correre dimenticandosi però ancora una volta dei bambini.
Per loro arrivarono i giocattoli sonori e le prime produzioni cinesi.
L’evoluzione del progetto
L’idea iniziale di Ocarina aveva dato centralità al libero ascolto per i bambini senza compromessi su autonomia e sicurezza. Seguendo un approccio ecologico e montessoriano siamo sempre rimasti fedeli all’impostazione originale, un’impostazione low-tech in cui non è necessario sfruttare le opportunità tecnologiche per aumentarne l’interattività.
Si può giocare per ore mentre si ascolta Ocarina ma non ci interessava focalizzare le attenzioni dei bambini su Ocarina.
Non volevamo perdere il ruolo creativo ed immaginifico del solo audio a favore di una interazione meccanicistica con il dispositivo.
Abbiamo invece lavorato sul valore aggiunto della nostra proposta a 360° basata su 4 pilastri a partire naturalmente dalle qualità intrinseche del dispositivo: il design con l’inconfondibile forma ad 8, la resistenza e la qualità dei materiali, le prestazioni e le funzioni; i servizi post vendita .
Abbiamo declinato l’impegno ecologico del progetto anche al suo intero ciclo di vita (produzione made in Italy, riparabilità, riciclabilità e riuso) che ha trovato compimento nell’iniziativa Ocarina RE-Player.
Ci siamo dedicati alla cura di produzioni audio originali che ci ha portato a lavorare con professionisti come (StoryNory, La Radio des Enfants, Vorleser per le produzioni audio e alle collaborazioni con professionisti ed istituzioni del settore, come Musei: Il Guggenheim di Venezia, la Triennale di Milano, il Musée du Quai Branly di Parigi ecc.; Ospedali: l’’ospedale infantile di Toulouse, l’ospedale pediatrico Robert Debré di Parigi, Hôpital Necker-Enfants malades, Les Petites Fées Prema Auvergne Rhône-Alpes a Grenoble, ecc; Festival: L’Andersen Festival, il Festival letteratura Mantova, Yoga Festival di Milano, ecc.
Negli anni ha preso forma un ricco ecosistema dedicato alla promozione dell’ascolto fin dalla prima infanzia, al centro del quale si trova oggi il lettore Ocarina. Questo è stato possibile perché fin dall’inizio non abbiamo pensato ad Ocarina come ad un giocattolo ma come un vero e proprio dispositivo di ascolto per i bambini ispirato all’equivalente per gli adulti in cui la qualità audio è centrale e l’ergonomia, la portabilità e la resistenza sono elementi funzionali fondamentali per dare la massima libertà di ascolto.
Ocarina può essere ascoltata in culla come in auto, in passeggino come in bici, in cameretta o all’aria aperta, da soli o in compagnia.
Utilizzare un giocattolo sonoro può essere molto divertente ma piuttosto ripetitivo e meccanicistico.
I dispositivi audio per l’infanzia oggi e nel futuro
Negli ultimi anni c’è stato un fiorire di prodotti che fanno audio per bambini. Siamo stati felici di questo vero e proprio boom che ha avuto l’audio per l’infanzia e del ruolo centrale giocato da Ocarina per questo successo.
In paesi come la Francia si è assistito anche ad una ricca crescita di produzioni audio di qualità da parte di grandi editori e di realtà indipendenti come la Radio des enfants con cui collaboriamo da molti anni.
Alcuni produttori hanno seguito Ocarina sulla portabilità e la possibilità di riprodurre qualunque audio ma la maggior parte si sono concentrati su funzioni specifiche, e spesso limitate alla riproduzione di determinati contenuti audio.
Quello dell’audio per i bambini è finalmente un settore maturo in paesi dell’Europa centrale come Francia, Germania e Svizzera ed anche in Italia l’interesse è crescente.
Approcci diversi lo arricchiscono e contribuiscono ad avvicinare un numero sempre maggiore di famiglie ad un utilizzo consapevole della tecnologia. Sempre più bambini hanno a disposizione dispositivi specifici per l’ascolto che consentono loro di ricevere i giusti stimoli, crescendo in mezzo a musica e fiabe.
Ocarina prosegue il suo impegno e prepara per il 2023 una serie di importanti novità per ciascuno dei suoi 4 capisaldi per continuare ad essere un riferimento nel magnifico mondo dell’audio per l’infanzia.